“Il nostro software è prodotto interamente in house, all’interno dei nostri laboratori, e questo garantisce il controllo completo su ciò che viene prodotto”. Lo ha detto Luca D’Antonio, Strategy and Innovation Director di JMA, nel suo intervento al 5G Italy, la conferenza organizzata dal Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario delle telecomunicazioni) in corso a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre.
JMA, origini italiane
JMA è un’azienda con sede a Castel San Pietro, in provincia di Bologna, controllata da un grosso gruppo americano ma con solide origini nostrane. “JMA è un’azienda particolare, che ha le sue origini in Teko Telecom, una storica azienda che già dagli anni ’80 faceva prodotti per la diffusione televisiva e poi ripetitori per i primi sistemi radiomobili degli anni ‘90”.
Nel 2013 è entrata a far parte di JMA, un gruppo con sede negli Usa nello stato di New York. “Noi produciamo sistemi radiomobili – dice D’Antonio – essenzialmente sistemi 4G e 5G. Il core business della Teko, la società di origine, erano e sono tuttora i sistemi radio, che si trovano nella parte terminale dei sistemi mobili che generano il segnale e che poi vanno in antenna e che coprono le diverse aree in cui bisogna fornire servizi agli utenti”.
#5GItaly2021 Luca D’Antonio (responsabile Strategia e Innovazione) @JMAwireless “Il nostro software è sviluppato completamente all’interno dell’azienda, questo garantisce prestazione di altissimo livello e sopratutto sappiamo cosa vi è all’interno” #5G #PNRR pic.twitter.com/TIh3G0BYME
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Sistemi DAS
Si tratta in particolare dei sistemi DAS (Distributed Antenna System) che distribuiscono il segnale radio in fibra ottica, per poi rigenerarlo sulla radio. “Sono sistemi adatti a coperture di aree particolari – aggiunge D’Antonio – ad esempio, i nostri sistemi si trovano negli stadi di calcio (fra cui all’Olimpico di Roma e San Siro a Milano ndr) ma anche nei più grandi stadi americani dell’NFL e del baseball”.
#5GItaly2021 Luca D’Antonio (responsabile Strategia e Innovazione) @JMAwireless “ I nostri sistemi servono a coprire grandi aree. Sono presenti negli stadi si utilizza una tecnologia conosciuta come DRS (Distributed Radio Systems) o anche DAS (Distributed Antenna Systems).” #5G pic.twitter.com/Z5k677Pw4M
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Linea di prodotti RAN dal 2018
Si tratta di sistemi utili a coprire aree particolari con una grande densità di utenti che vogliono produrre traffico. Si tratta di prodotti di nicchia, che dal 2018 in JMA sono stati affiancati nel 2018 da una linea di sistemi RAN (Radio Access Network), che stanno un po’ dietro la parte radio, un po’ più vicino al core della rete, completamente virtualizzati. I sistemi virtual RAN possono essere utilizzati molto velocemente, in maniera molto personalizzata, perché i diversi operatori hanno esigenze diverse. C’è inoltre molto interesse per reti pubbliche e reti industriali.
“I nostri sistemi software funzionano, e non è una banalità, non è scontato che un sistema software funzioni bene e addirittura meglio di un sistema che tradizionalmente è hardware – aggiunge D’Antonio – e questo è stato dimostrato anche con gli ultimi sistemi Open RAN che abbiamo sviluppato, che consente agli operatori una flessibilità di scelta (detta cherry picking in inglese) dei fornitori a seconda delle diverse componenti della rete.
Software garantiti prodotti interamente in house
“La nostra azienda rappresenta il cuore dell’attività di ricerca e sviluppo di un’azienda americana ed è interamente in Italia – dice D’Antonio – il nostro software è sviluppato interamente all’interno dell’azienda”. JMA non ha terze partii né outsourcing, sub fornitori che sviluppano magari delle routine, dei pezzi del software che vengono dati in un secondo momento. JMA non usa nemmeno le cosiddette librerie esterne, parti del software fatte da altri fornitori. “Questo garantisce anche il controllo su cosa c’è dentro il software”, chiude D’Antonio.
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