“Nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) il Governo ha allocato quasi 7 miliardi sulle infrastrutture, 7 miliardi da qui al 2026. Una cifra importante. Vale la pena ricordare che questa industria in Italia ha investito 7,4 miliardi nel solo 2020. Quindi, importantissimo il contributo del Governo, che viene correttamente concepito come uno stimolo, un volano di sostegno agli investimenti privati, che però restano fondamentali”. Lo ha detto Roberto Basso, Direttore External Affairs and Sustainability di WINDTRE nel suo intervento al 5G Italy, la conferenza organizzata dal Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario delle telecomunicazioni) in corso a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre.
Secondo Basso, è quindi chiaro che perché gli investitori privati possano continuare a portare denaro sul mercato italiano, così come su quello europeo, è necessario che ci siano le condizioni giuste. “Anche perché le dinamiche che noi vediamo in Italia sono analoghe a quelle europee con un elemento di accelerazione dovuto alle caratteristiche nazionali”.
Ma cosa ci dicono le dinamiche europee?
“Abbiamo una industria fiorente degli Ott, e quindi valore che fluisce verso occidente (Google, Apple, Amazon Netflix, Facebook ecc), dall’altra un’industria dei devices che fino a pochi anni fa era sostanzialmente di pertinenza di aziende orientali, mentre in Europa manca una politica industriale per la connettività, come viene ricordato dalla lettera dei Ceo europei appena inviata alla Commissione Ue. Il mercato europeo è troppo frammentato”, dice Basso.
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— 5GItaly (@5GItaly) November 30, 2021
Il mercato in Italia
In Italia gli operatori infrastrutturati principali sono 4, più Fastweb. “Gli operatori mobili virtuali non sono troppo interessati ai margini, ma più interessati ad offrire un completamento di un’offerta già esistente”. Il mercato italiano è indubbiamente iper competitivo anche perché “lo sguardo del regolatore è molto pro consumatore, il che va benissimo, ma nell’interesse di lungo termine del consumatore stesso non c’è soltanto avere un prezzo basso”, aggiunge: “c’è anche avere un’industria capace di investire sulla qualità dei servizi”.
Nessun consolidamento in vista
Con le attuali regole sulla concorrenza difficile, infine, che si vada verso un consolidamento del mercato italiano delle Tlc sia a livello italiano che europeo. Basti pensare al caso di WINDTRE, la cui fusione nel 2017 fu condizionato da parte dell’a Commissione Ue all’ingresso sul mercato del quarto operatore Iliad. “Perché possa avviarsi un processo di consolidamento è necessaria una revisione delle politiche della concorrenza a livello della Commissione europea, della DGComp e della vicepresidente Vestager”, aggiunge Basso. A chiudere un quadro non troppo roseo i limiti elettromagnetici italiani, che sono 5mila volte sotto la soglia di pericolosità a fronte di una media globale di 50 volte sotto la soglia di pericolosità.
5G Italy, come seguire online la 4^ edizione
“5G Italy – a European Perspective. PNRR, Investimenti, Mercato, Ricerca, Competenze e Crescita” è il titolo della 4^ edizione di 5G Italy – The Global Meeting in Rome, che si terrà con la modalità ibrida on line su www.5GItaly.eu e on site nella Capitale per tre giorni: 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2021, presso la Sala Capranichetta e la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale in piazza di Monte Citorio. La partecipazione in sala è consentita solo su invito personale da parte dell’organizzazione.
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