Guerra del telecomando: ormai imminente la decisione dell’Agcom. Sul tavolo anche la proposta DGTVi sull’ordinamento automatico dei canali

di Raffaella Natale |

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Grande attesa per venerdì 16 aprile quando l’Agcom dovrebbe prendere una decisione sull’ordinamento automatico dei canali televisivi. Secondo quanto si apprende, approderà infatti al consiglio il dossier sulla Lcn (Logical channel number). Si tratta di una decisione molto attesa, soprattutto dalla Frt, la Federazione radio televisioni, che ricorda come ci sia già stato un grave danno per le emittenti, soprattutto per “quelle locali operanti in digitale” data l’assenza “di una regolamentazione da anni reclamata a gran voce dagli operatori del settore”.

 

La funzione Lcn , presente in alcuni apparecchi, consente di assegnare automaticamente a ogni servizio televisivo ricevuto una posizione predefinita all’interno della lista che li elenca. L’Autorità, secondo il decreto legislativo numero 44 del 15 marzo 2010, è chiamata ad adottare “un apposito piano di numerazione automatico dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento” e ciò al fine di assicurare nei confronti di tutti gli operatori “condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie”. 

 

La normativa prevede che l’Autorità stabilisca con proprio Regolamento le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi televisivi in tecnica digitale terrestre, sulla base di criteri già indicati, a cominciare dalla garanzia della semplicità d’uso del sistema, al rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti.

Una volta disponibile il Regolamento, su cui l’Autorità presumibilmente indirà una consultazione pubblica, spetterà poi al Ministero dello Sviluppo economico attribuire, con apposito provvedimento, le numerazioni alle emittenti operanti in digitale.

 

Nel novembre scorso, l’Autorità ha avviato un’istruttoria sull’accordo notificato dall’Associazione DGTVi relativo all’ordinamento automatico dei canali della TDT. Tale accordo propone che i numeri dall’1 al 9 siano attribuiti ai canali nazionali anche analogici, i canali dal 10 al 19 alle emittenti locali, i canali dal 20 al 49 alle altre emittenti nazionali ripartite per blocchi in base al genere, seguite nuovamente dalle emittenti locali e dalle offerte pay. All’inizio di marzo, il decreto legislativo approvato dal Governo, che recepisce la Direttiva 2007/65/CE sui Servizi di Media Audiovisivi, è intervenuto sul tema della Lcn assegnando ad Agcom il compito di adottare un piano di numerazione automatica dei canali della TDT e di stabilire tramite regolamento le modalità di attribuzione dei numeri sulla base di alcuni criteri. Tra questi, in ordine di priorità, la garanzia della semplicità d’uso del sistema Lcn, il rispetto delle abitudini e delle preferenze degli utenti (con particolare riferimento ai canali generalisti nazionali e a quelli locali) e la suddivisione delle numerazioni dei canali nazionali sulla base dei generi prevalenti di programmazione.  

 

Il problema della numerazione dei canali TDT s’è presentato anche negli altri Paesi Ue che stanno effettuando lo switch-off.

 

In Francia la Lcn è stata decisa dal Conseil Supérieur de l’Audiovisuel (CSA) tramite consultazione pubblica svolta tra luglio e settembre 2004. Sulla base delle risultanze, il CSA ha attribuito la numerazione in base a due principi fondamentali, ovvero la parità di trattamento tra canali TV/editori e la necessità di garantire e soddisfare gli utenti. I canali dal numero 1 al 7 sono stati attribuiti ai canali analogici nazionali. Le posizioni immediatamente successive sono stati attribuite ai canali nazionali gratuiti, per facilitare gli utenti ed evitare di penalizzare i canali Free-to-Air, la cui sopravvivenza dipende dai risultati di ascolto. Nell’ambito dei canali gratuiti, è stata data priorità ai canali pubblici. Ferma restando la precedenza ai canali Free-to-Air, i rimanenti canali gratuiti gestiti da operatori privati e i canali pay sono stati allocati alle rispettive posizioni LCN tramite un’estrazione a sorte. L’estrazione non sarebbe avvenuta nel caso in cui gli editori avessero inviato una proposta condivisa.

Nel Regno Unito la numerazione è stabilita invece da Digital Multiplex Operators Ltd (DMOL), società di proprietà dei gestori dei multiplex TDT (BBC, Digital3&4, SDN e Arqiva). In particolare, DMOL è responsabile dell’allocazione dei numeri LCN ai canali/servizi della TDT (canali TV, radiofonici, servizi interattivi etc.) che ottengono una licenza dall’Autorità Ofcom, nonchè dello sviluppo, pubblicazione e revisione periodica della policy di gestione della LCN. Tale policy si conforma da una parte al Comminunications Act del 2003 e dall’altra al cosiddetto Ofcom EPG Code, emanato nel 2004, che stabilisce tra i criteri essenziali per i provider EPG, quelli di assicurare una concorrenza effettiva e equa tra gli operatori e garantire priorità (appropriate prominence) ai canali degli operatori storici.

Attualmente, la LCN della TDT britannica prevede 6 gruppi / generi: a) canali TV general entertainment (posizioni 1-69); b) canali TV per bambini (70-79); c) canali TV di informazione (80-89); d) canali TV adult (90-99); e) servizi teletext e interattivi; f) canali radiofonici. Tale classificazione può essere modificata da DMOL, che ha la facoltà di creare, unire o eliminare i generi. Quando un editore presenta richiesta a DMOL per ottenere un numero LCN, deve specificare il genere che ritiene più appropriato per il canale, fatta salva la possibilità per DMOL di dissentire sulla proposta e allocare il canale al genere considerato più idoneo.

Oltre al genere, altri due criteri hanno particolare rilevanza nella gestione della LCN. Innanzitutto DMOL ha il compito di assicurare una particolare attenzione ai Public Service Channels (i canali dei broadcaster analogici terrestri). Un secondo criterio riguarda gli associated channels, che nell’interesse degli utenti dovrebbero essere posizionati il più vicino possibile al canale “principale”. Tra i criteri utilizzati da DMOL per stabilire se due canali sono associati, figurano la medesima proprietà / controllo e il loro livello di cross-promotion.

In Spagna, invece, non si è ancora giunti ad un accordo circa l’ordinamento dei canali della TDT e pertanto la funzione LCN dei ricevitori non viene utilizzata. Anche a causa dell’assenza di una lista ordinata, alcuni canali della TDT hanno intrapreso tra il 2008 e il 2009 quella che in termini giornalistici è conosciuta come la guerra del telecomando, con l’obiettivo di presidiare le posizioni dalla 7 alla 9, subito dietro i sei canali nazionali principali (quelli della TV analogica).

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