Italia
Il Consiglio di Amministrazione di Eutelia ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 che presenta ricavi per 222,6 milioni di euro a fronte di 420,4 milioni di euro del 2008. I ricavi relativi al 2009 non includono i ricavi del business IT, (i ricavi e i costi della business unit IT sono stati riclassificati sul bilancio 2009 all’interno delle attività destinate alla cessione) mentre i ricavi del 2008 sono afferenti sia al Business TLC e sia al business IT.
A livello di margini, l’EBITDA per l’anno 2009, si è attestato a 35,3 milioni di euro rispetto a -9,4 milioni del 2008. Al netto di partite non ricorrenti, l’EBITDA 2009 è pari a 28,5 milioni di euro.
L’utile operativo è pari a -33,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdite per 156,2 milioni dell’anno precedente.
La perdita netta del 2009 è pari a -62,5 milioni di uro rispetto a -178,5 milioni di euro del 2008, ed include 5,6 milioni di euro di perdite derivanti dalle attività destinata alla vendita (di cui 22,9 milioni di euro di perdite derivanti dal risultato del business IT ante cessione).
La posizione finanziaria netta, in miglioramento, è pari a -45,6 milioni di euro rispetto a -66,6 milioni al 31 dicembre 2008.
Il business TLC presenta ricavi per 209,2 milioni di euro in contrazione del 23,7% rispetto a ricavi del 2008, pari a 274,3 milioni di euro. La contrazione dei ricavi del segmento retail – pari a 126,9 milioni di euro (-21,1%) – è da imputarsi al forte calo di traffico delle società estere e alle perdite derivanti dai ricavi della fascia dei clienti SME e SOHO
Sempre nell’ambito retail, la società sottolinea il mantenimento dei ricavi della fascia di clienti Corporate, ai quali è in grado di offrire servizi integrati voce e dati, altamente competitivi in virtù della rete proprietaria e della capacità di progettazione dell’ingegneria di sistema. Trattasi di clienti multisede (in Italia e all’estero) fruitori di servizi mission critical per il proprio coreBusiness.
Il CdA, nella stessa seduta, ha elaborato e approvato il piano industriale 2010-2012 che vede Eutelia volta al perseguimento di 2 obiettivi principali: focalizzazione del business aziendale sul segmento delle TLC e razionalizzazione dei costi operativi.
La rifocalizzazione sul core business delle TLC Eutelia si pone i seguenti target: recuperare quote di mercato nella fascia Corporate e PMI, tramite l’offerta di servizi dedicati (reti integrate voce-dati), rafforzare la posizione sul mercato wholesale, integrando l’offerta con soluzioni applicative e di data center e capitalizzare il trend di crescita dei nuovi servizi VoIP all’interno del segmento delle PMI.
La strategia di riposizionamento sul segmento TLC prevede un recupero di attenzione marketing e commerciale da parte di Eutelia sull’offerta di servizi dati e internet rivolta al segmento Corporate e PMI.
La razionalizzazione dei costi operativi, già iniziata nel corso del secondo semestre 2009, continuerà lungo 2 direttrici: per linee esterne attraverso una puntuale ri-organizzazione dei contratti di servizi tecnici e di call center; per linee interne mediante il ricorso, per circa 100 addetti, alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (azione resasi necessaria anche a fronte dell’attuale macro-economico).
Relativamente ai risultati economici, il piano 2010-2012 aggiornato, prevede un posizionamento del rapporto EBITDA/Revenues del 7% nel 2010 e il raggiungimento del break-even nel 2012.
Il piano individua inoltre un cash need di circa 25 milioni di euro, necessario per finalizzare il riposizionamento operativo delle TLC e per gestire le partite debitorie pregresse, la cui copertura è prevista sulla base dell’aumento di capitale, già comunicato in data 29 marzo u.s., e della cessione di asset non strategici prevista nel corso del 2010; il principale di questi asset è stato individuato nell’immobile sito in via Bona a Roma.
Il Consiglio di Amministrazione sta inoltre procedendo ad una completa ristrutturazione dell’indebitamento, in grado di accompagnare la Società al riposizionamento redditizio del comparto TLC.
Il piano finanziario prevede il congelamento (stand-still) delle quote capitale dei finanziamenti bancari fino a fine 2011, mentre è in corso di negoziazione con le Banche creditrici un piano di ristrutturazione a più ampio respiro che prevede il congelamento, per tutto il 2011, delle linee di finanziamento in essere e il mantenimento dei fidi attuali, oltre ad una ristrutturazione e rivisitazione delle modalità di rientro delle stesse linee di finanziamento. (a.t.)