R&S: la Ue ancora troppo indietro rispetto ai competitor. Kroes, ‘Essenziale raddoppiare la spesa pubblica e privata nella ricerca ICT’

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Ict

Il settore ICT europeo, che rappresenta il 4,8% del PIL continentale, è al primo posto in termini di investimenti in ricerca e sviluppo, convogliando il 25% dell’investimento complessivo e il 32% dei ricercatori del settore privato.

Secondo un recente rapporto della Commissione, però, nonostante questi numeri, l’Europa è ancora in ritardo rispetto alle altre economie avanzate in termini di investimenti R&S pubblici e privati nel settore.

Negli Stati Uniti, ad esempio, il settore privato investe 2 volte e mezzo in più di quello europeo a parità di potere d’acquisto: 83,8 miliardi di euro contro i 34,1 miliardi delle imprese europee.

Il 50% dei brevetti depositati da inventori statunitensi riguardano tecnologie ICT, contro il 20% in Europa.

 

Colmare questo gap è uno degli obiettivi della prossima Agenda Digitale una delle sette iniziative promosse dalla Ue nell’ambito della strategia Europe 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale.

 

Per raggiungere l’obiettivo di investire il 3% del PIL in ricerca e sviluppo, ha sottolineato il commissario Ue Neelie Kroes, è necessario però che “l’Europa raddoppi la spesa pubblica nella ricerca e sviluppo ICT entro il 2020 e crei le condizioni perché anche il settore privato possa fare lo stesso”.

 

Il livello inferiore degli investimenti Ue comparati a quelli Usa, sottolinea la Commissione, non vuol dire necessariamente che le imprese ICT europee investano meno in ricerca e sviluppo dei competitor internazionali. La disparità è infatti dovuta alle dimensioni più piccole e al minore tasso di crescita delle società ICT europee.

 

Le aziende europee che maggiormente contribuiscono alle spese in R&S in mabito ICT sono quelle di Germania, Gran Bretagna e Francia, che hanno generato tre brevetti su 4 in tecnologie ICT.

Finlandia, Germania, Paesi Bassi e Svezia sono gli unici quattro Stati membri il cui numero di richieste di brevetti ICT è simile o superiore al rapporto Stati Uniti di 110 brevetti ogni milione di persone nel 2006.

Finlandia e Svezia superano, anzi, gli Usa in termini di spesa privata in R&S ICT in relazione al PIL.

 

Riguardo i finanziamenti pubblici, i fondi complessivi stanziati dai governi europei sono inferiori ai livelli Usa: nel 2007, il 6% dei fondi pubblici per la ricerca e sviluppo nella Ue è andato all’ICT, per un totale di 5,3 miliardi di euro, contro il 9% degli Usa (10,4 miliardi di euro). Finlandia, Svezia e Spagna sono i Paesi con il più alto tasso di investimenti pubblici in relazione al PIL e raggiungono livelli simili a quelli degli Stati Uniti.

Nel 2009, la Commissione europea si è impegnata ad aumentare i finanziamenti alla ricerca ICT da 1,1 miliardi del 2010 a 1,7 miliardi nel 2013 e ha esortato gli Stati membri ad aumentare gli stanziamenti nazionali.

Per maggiori informazioni sulla ricerca Ue.

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