MICROBLOGGING: elezioni politiche in Giappone, si al web no a Twitter

di Flavio Fabbri |

VINTI

Grazie ad un’intesa bipartisan dell’ultima ora, anche in Giappone si potranno utilizzare, nel rispetto di una serie di rigidi vincoli regolatori, siti web e blog per le prossime elezioni politiche che si terranno in estate. Escluso dal provvedimento, a favore della comunicazione politica online, sarà il sito di microblogging più famoso al mondo, Twitter.

Secondo quanto deciso dal Parlamento di Tokio, ai candidati politici e a partiti sarà consentito fare propaganda e comunicazione politica, attraverso i propri siti web e web log nel periodo previsto prima della tornata elettorale. Tuttavia essi saranno soggetti ad una serie di restrizioni e controlli e, soprattutto, non dovranno in nessun caso utilizzare Twitter e i suoi messaggi d 140 caratteri, considerati strumenti diffamatori e di potenziale disinformazione.

Tale giudizio, a dir poco severo e un po’ in controtendenza rispetto al resto del mondo, deriva da una vecchia legge ancora in auge, che indica la comunicazione per ‘letteratura e immagini‘ come strumento illegale, se utilizzato come materiale di propaganda elettorale. Nelle recenti elezioni in Gran Bretagna, l’utilizzo di Tweetminster, diversamente dal Giappone, ha permesso agli elettori di seguire in tempo reale notizie ed informazioni provenienti da candidati, giornalisti e semplici lettori e nel 90% dei casi, attraverso un algoritmo associato alle azioni del campione di riferimento, le proiezioni finali sono state identiche ai risultati di voto ufficiali.

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