3D: turismo digitale, ora Firenze e Venezia si visitano con Google Earth. Nasce il museo virtuale di Torino

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Cresce la sperimentazione della tecnologia 3D applicata al turismo e alle strutture museali. È il caso del nuovo servizio di Google Earth, che permette all’utente di rete la visita tridimensionale delle città di Firenze e Venezia, grazie all’utilizzo di un software innovativo che consente di sovrapporre l’esperienza del visitatore che sorvola la città con quella delle immagini satellitari, delle mappe e dell’accesso virtuale alle abitazioni.

Piazza San Marco e la sua Basilica, la Galleria degli Uffizi e il Duomo, si tratta di visitare virtualmente ben 16mila edifici a Firenze e altri 17mila a Venezia di alto valore storico ed artistico, caratterizzati da una ricostruzione minuziosa degli interni e degli esterni, esplorabili con l’uso del solo mouse e sviluppati in verticale ed orizzontale, tra viste dall’alto e passeggiate nelle strade e nelle piazze più belle del mondo.

Due gioielli dell’architettura e dell’arte italiana che Google Earth ha inserito in una già lunga lista di città internazionali visitabili in 3D, tra cui: New York, Parigi, Madrid, Vienna, Barcellona, Atene, Praga, Toronto e molte altre. Sempre in Italia, invece, è stato annunciato ieri il progetto ‘Museo Torino‘, su cui lavora l’amministrazione del capoluogo piemontese e che entro marzo 2011 mostrerà in 3D la storia della città negli ultimi 12mila anni.

Un cantiere tecnologico, culturale e artistico, presentato come un contenitore allo stesso tempo reale e virtuale, diffuso sul territorio e via Internet, che potrà contare sulla partecipazione interattiva dei cittadini. “Museo Torino non è solo un nuovo museo, ma un’idea di museo nuovo”, hanno assicurato gli organizzatori. Un multivisore a tre dimensioni orienterà i visitatori lungo i percorsi che faranno loro scoprire la città , mentre attraverso Internet l’intera struttura sarà in grado di gestire informazioni e di aggiornarsi di continuo ed in tempo reale. Tramite il suo sito web, www.museotorino.it, è già possibile avere un assaggio del progetto in corso d’opera.
 

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