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PNRR, banda ultralarga e 5G: la roadmap nelle tabelle del MEF

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La parola 5G compare 12 volte nel documento del MEF con le tabelle ufficiali del PNRR italiano. Tempi stretti per raggiungere gli obiettivi.

La parola 5G compare 12 volte nel documento del MEF con le tabelle ufficiali del PNRR italiano. La prima volta, compare a pagina 20 insieme al termine “banda ultralarga” alla voce d’investimento da 6,7 miliardi destinati alle reti ultraveloci. La seconda, poco sotto, la parola 5G compare in relazione ai corridoi 5G e alle strade extraurbane (sub investimento da 2.020.000.000 di euro) e la terza volta contestualmente in rapporto a 5G e aree bianche. Difficile capire in questo contesto quale quota parte dell’investimento sarà destinata ai corridoi e quale alla copertura delle aree bianche.

Quel che è certo, è che l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per connessioni ultraveloci (banda ultralarga e 5G) ha il termine perentorio del 30 giugno 2022. Obiettivo molto ambizioso.

Un altro obiettivo perentorio è portare la copertura a banda ultralarga sulle isole entro il 31 dicembre del 2023.

Il termine per la connettività a 1 Gbps a tutte le unità residenziali è invece fissato al 30 giungo 2026. La stessa data è stata fissata per la copertura di ospedali e istituti scolastici, di Corridoi e strade extra-urbane con copertura 5G a 1 Gbps e per la copertura 5G delle aree a fallimento di mercato.  

Obiettivi molto ambiziosi, che andranno tuttavia rispettati per non mettere a repentaglio l’erogazione dei fondi da parte di Bruxelles che ha predisposto controlli semestrali sull’avanzamento dei lavori e sul rispetto degli obiettivi prefissati.

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