Tra Tim e Vodafone scoppia una pace da 150 milioni, che mette fine a gran parte dei fronti legali aperti negli ultimi anni. Lo scrive la Stampa, spiegando che il 28 maggio le società guidate da Luigi Gubitosi e da Aldo Bisio hanno siglato un’intesa che ha chiuso tutte le cause legali in piedi fino a quel giorno, molte delle quali nate a partire da provvedimenti dell’Antitrust, oltre a tutte le controversie commerciali fino ad agosto 2020.
La cifra che ha messo d’accordo le parti, prosegue il quotidiano, è riservata ma dovrebbe aggirarsi sui 150 milioni, pagati da Tim a Vodafone a compensazione delle richieste reciproche.
Numerose, e superiori ai 2 miliardi di valore, le vertenze che vedevano i gruppi schierati l’uno contro l’altro.
Nel global settlement, sottoscritto dalle due telco, è compresa anche la cancellazione della causa da 100 milioni promossa da Vodafone a seguito del provvedimento dell’Antitrust (marzo 2020) con cui TIM è stata sanzionata con 116 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel mercato della banda ultra-larga. Si tratta di fatto della sanzione per il cosiddetto “Progetto Cassiopea” di Tim nelle aree bianche. Il gruppo guidato da Gubitosi ha pagato la multa all’Antitrust a maggio scorso, ma aveva annunciato il ricorso al Tar del Lazio.
Le tappe
Il 6 marzo del 2020 era stato notificato a TIM il provvedimento di chiusura dell’istruttoria con la seguente motivazione: “AGCM ha deliberato la sussistenza di un abuso di posizione dominante di TIM, accertando che TIM ha posto in essere una strategia anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra-larga”.
Ora è scoppiata la pace tra TIM e Vodafone anche per archiviare la causa sul progetto Cassiopea.