RECENSITI
Progetto in rete supportato da Telecom Italia e Amaci (Associazione musei d’arte contemporanea italiani), Jpeggy.it rappresenta il tentativo di trasformare una mostra fotografica tradizionale in un evento innovativo, condiviso, partecipato e in progress. Gli autori, il pubblico e i curatori accettano delle regole nuove, si impegnano in una ricerca costante e aperta, tornando sul concetto di medium della fotografia, quindi di piattaforma di comunicazione culturale e sociale. Il progetto, nella sua realizzazione e impostazione grafica, è stato completato con l’aiuto di Between e Twodotone, mentre il servizio di community management è a cura di Hagakure.
Il sito è caratterizzato da interfacce grafiche avanzate per la visualizzazioni molteplice di contenuti e immagini,consentendo di connettersi ai principali social network e aggregatori di contenuti del web, da Facebook a Twitter, da Flickr a MySpace, passando per Friend Feed. Numerose le icone e link utili a sviluppare nuove modalità di fare web 2.0, attraverso piattaforme di personalizzazione di contenuti online, notizie, blogs, servizi meteo, email, motori di ricerca, video, fotografie o immagini, e ancora social network, podcast, widget, gaming e applicazioni.
Si tratta di siti per ‘advanced web experience‘ come Netvibes, Deviant Art, Delicius e altre piattaforme web altrettanto popolari. Pagine personalizzate, in cui collezionare, condividere, creare, proporre, distruggere o trasformare, tutto ciò che di più interessante il web 2.0 permette e propone. Jpeggy.it si mostra come una serie di gallerie pubbliche in cui soffermarsi ad osservare la sublimazione della fantasia nell’arte fotografica e nel blog, molto frequentato, vive e lavora una vera e propria community di artisti e appassionati.
In Jpeggy è possibile, dalla sua home page, visionare i lavori fotografici pubblicati attraverso il sistema di esposizione ‘cloud‘, cioè una nuvola composta da foto in prima pagina, la cui fruizione può avvenire in 2D o 3D grazie agli appositi bottoni a ridosso del footer. Le foto non vengono scelte in base alla bellezza oggettiva e al gusto dei curatori, ma in base ai progetti che di volta in volta sono presentati e portati avanti. Il materiale non viene caricato direttamente in Jpeggy, ma viene proposto su Flickr, nell’apposita pagina dedicata, e quindi riproposto dal sito.
I canali preposti alla scoperta di Jpeggy sono disposti lungo la toolbar semiotica rinvenibile nella parte bassa del sito e si dividono in: ‘Il progetto‘, ‘I curatori‘, ‘Partecipa‘, ‘Foto della settimana‘, ‘Foto preferite‘, ‘Parole chiave‘, ‘Vista in 2 o 3D‘ e ‘Contatti‘. Percorsi semplici che mettono in condizione il visitatore di comprendere il messaggio degli organizzatori e dei curatori della mostra virtuale, avendo inoltre l’opportunità di conoscere gli avatar di questi disponibili nella sezione apposita. Tra gli strumenti di navigazione c’è inoltre il motore di ricerca, la trasposizione del materiale in modalità visiva 2D o 3D e infine tutti i passaggi necessari per portare a pubblicazione il proprio materiale fotografico all’interno di Jpeggy.
Tutte le foto sono incorniciate su uno sfondo scuro, ma visionabili in maniera esaustiva, tramite finestre interattive che ne evidenziano le potenzialità artistiche. Graficamente molto curato, buono è infine il livello di interattività proposto all’utente, come anche il grado di funzionalità degli strumenti di navigazione, riscontrato nel motori di ricerca, nel sistema feed RSS e nella fitta rete di link che sottende il sito.
Contenuti: @@@
Grafica: @@@
Usabilità: @@@
Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo