“Il Governo Italiano non è assolutamente contro la transizione ecologica. Il tema è evitare di non vedere”. È intervenuta così Alessia Rotta, Deputata del PD e Presidente dell’8/a Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati durante la rassegna Ponza D’Autore.
L’evento, svoltosi sull’isola e in diretta streaming sui canali social della rassegna, intitolato “Pensare Sostenibile: smart Italy, slow life”, con la presenza del Direttore Relazione Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit spa Michelangelo Suigo, dell’attivista influencer Federica Gasbarro e dei giornalisti Roberto Bernabò e Alessio Jacona, ha affrontato i temi legati a sostenibilità e ambiente.
“La trasformazione è un cambiamento. Ci saranno delle esternalità negative e poterle vedere in tempo, all’orizzonte, e anticiparle è quello che la politica deve fare”, ha continuato la Rotta commentando le recenti dichiarazioni dei Ministri Giorgetti e Cingolani sul tema.
“Quello dei due ministri – dice – non è stato un atto di resistenza, anzi. La transazione funzionerà se sarà giusta, cioè senza tenere indietro nessuno, e se cambierà i rapporti tra istituzione, impresa e soprattutto i cittadini. Loro devono essere coinvolti, altrimenti non si farà”.
Pnrr: Castelli, mancano imprese. Morelli, opere entro 2026
“Abbiamo un eccesso di offerta e una carenza di domanda sulla messa a terra del Pnrr. Mancano attività imprenditoriali in buona salute che si possono permettere delle cose, che abbiano la giusta liquidità per farlo”. A dirlo la viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli intervenuta insieme al viceministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile Alessandro Morelli, il direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia Antonio Parenti e i giornalisti Leonardo Panetta e Roberto Bernabò.
“La sfida non è facile. Sono tanti soldi messi su temi complicati. Ma i soldi ce li abbiamo, la strada è tracciata e noi non abbiamo scuse – prosegue la viceministro – Dobbiamo renderci onorevoli e onorabili, perché in qualche tempo abbiamo fallito”. “L’obiettivo – aggiunge Morelli in collegamento video – è quello di portare a casa il più grande risultato possibile per il Paese. E cioè ottenere queste grandi opere entro il giungo del 2026, come definito dall’Europa. Per arrivare a questo obiettivo ci possono essere delle criticità, ma per portare a casa il risultato nei tempi prefissati sarà necessario riguardare le necessità per cercare tutti insieme di ovviare nel caso in cui queste avvengano”.
Michelangelo Suigo (Inwit): “Con il PNRR dobbiamo costruire l’Italia di domani sostenibile e digitale”
Dal canto suo, Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne Comunicazione & Sostenibilità di Inwit, ha detto che “Con il PNRR abbiamo il dovere di guardare al futuro e iniziare a costruire le basi di un’Italia più digitale e sostenibile da consegnare ai nostri figli – ha dichiarato Suigo -. Se vogliamo trasformare il nostro Paese in “Smart Country” e recuperare il gap digitale con gli altri paesi UE, dobbiamo passare da pensare sostenibile ad agire sostenibile. E’ prioritario sfruttare il PNRR e completare lo sviluppo delle infrastrutture digitali su tutto il territorio nazionale”.
Fondamentale, in questo senso, lo sviluppo del 5G: “Consentirà di sviluppare un ecosistema innovativo di device continuamente connessi, e permetterà di gestire una quantità sempre maggiore di dati e di mettere a disposizione di milioni di persone informazioni istantanee su trasporti, traffico, servizi sanitari, avvisi di sicurezza e notizie della comunità”.
La mission di INWIT
“La mission di INWIT – ha proseguito Suigo – è soddisfare l’aumento della domanda di nuove tecnologie, come dimostra l’aggiornamento del Piano industriale 2021-2023, che prevede un programma di investimenti di circa 600 milioni di euro. Ma l’impegno di INWIT è anche rendere le torri sempre più sostenibili. Nel nostro Piano triennale di Sostenibilità ci sono precisi obiettivi, tra quelli fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU. Si tratta di un Piano estremamente ambizioso che prevede l’obiettivo di carbon neutrality al 2025, l’acquisto del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2022 e investimenti per superare il digital divide, oltre a numerose iniziative a sostegno della crescita del Paese, dell’innovazione, dei clienti, delle comunità e delle nostre persone”.
Infine, un passaggio sul Governo: “Si sta muovendo nella giusta direzione per accelerare lo sviluppo delle reti 5G sul territorio nazionale. Tuttavia, questi sforzi rischiano di essere vani se non saranno accompagnati da una forte mobilitazione culturale finalizzata a diffondere una corretta informazione sul 5G e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore e l’utilità di questa nuova tecnologia. Troppo spesso, infatti, il dibattito sul 5G in Italia è ancora “ostaggio” di fake news e campagne di disinformazione che rappresentano un ostacolo alla transizione digitale del nostro Paese”.