E-POLIS: crisi nera per la società editrice di Cagliari, a rischio 150 posti di lavoro

di Flavio Fabbri |

VINTI

Il Tribunale civile di Cagliari non ha approvato il piano aziendale per la copertura dei debiti presentato da E-Polis e il giudizio negativo fa cadere la società editrice nel baratro della crisi. Sono 150, fra giornalisti, poligrafici e amministrativi, i posti di lavoro a rischio e 19 i giornali, tra free press e a pagamento, che potrebbero non uscire più in edicola.

La decisione del giudice civile sembra sia stata motivata da questioni procedurali, ma lo stato di difficoltà della celebre società editrice isolana, i cui giornali escono in tutte le città italiane, rimane ancora da risolvere. Già ad aprile E-Polis mancò per la prima volta la sua uscita come quotidiano cartaceo free press, pubblicando solo la versione online e per i-Phone. In quel caso si sono addotte giustificazioni di ordine logistico, di approvvigionamento della carta, ma in molti nel CdR avevano i sentori di un male più profondo.

In realtà, sono almeno tre anni che E-Polis soffre una situazione di una grave crisi finanziaria di tutto il Gruppo, che ha come conseguenze primarie la cronica carenza di organico, l’assenza di vertici aziendali di riferimento e la mancanza di relazioni stabili tra sindacato e amministratori. Ad oggi E-Polis rimane ancora uno dei giornali più letti in Italia, con una diffusione media a marzo 2010 che ha raggiunto e superato le 438.000 copie giornaliere, la sua scomparsa rappresenterebbe una grave perdita per l’informazione in Italia.
 

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