Nel 52esimo anniversario del primo approdo dell’uomo sulla Luna, il 20 luglio del 1969, Jeff Bezos è andato nello spazio a bordo del razzo New Shepard della sua Blue Origin, azienda aerospaziale da lui fondata.
Il volo dell’uomo più ricco del mondo, partito alle 15 (ore italiane) è stato accompagnato da due generazioni di astronauti-turisti. Il 18 enne Oliver Daemen, che ha preso il posto di un misterioso ‘turista spaziale’ che ha pagato un biglietto di ben 28 milioni di dollari acquistato all’asta, e la statunitense 82enne Wally Funk, ospite d’onore di Bezos e pioniera dell’aeronautica statunitense. Wally può davvero vantare il titolo di ‘astronauta’ ed anche la più anziana della storia dello spazio perché ha strappato il record detenuto dall’astronauta professionista John Glenn che era ritornato in orbita ad ‘appena’ 77 anni.
Our astronauts have completed training and are a go for launch. #NSFirstHumanFlight pic.twitter.com/rzkQgqVaB6
— Blue Origin (@blueorigin) July 19, 2021
Il razzo della Blue Origin ha raggiunto la quota di circa 100 chilometri facendo sperimentare all’equipaggio la condizione di microgravità, la stessa mancanza di peso che provano gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), per circa tre minuti.
Rivedi il lancio
Prima Richard Branson, ora Jeff Bezos
Quello di oggi è anche il primo volo commerciale con uomini a bordo per Blue Origin, che ha già comunicato di avere altri clienti: “abbiamo intenzione di fare altri due voli quest’anno e molti altri in futuro. Abbiamo già una lista di clienti interessati”, ha detto Ariane Cornell, direttore delle vendite dei voli umani di Blue Origin.
Il volo, che segue di pochi giorni il successo analogo ottenuto dalla Virgin Galactic con a bordo Richard Branson, avviene nel 52/o anniversario dello storico sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna.
A differenza dei voli con Virgin Galactic i cui recenti biglietti sono stati venduti a 250mila dollari, non è noto il costo per quelli Blue Origin, l’unico dato comunicato è stato che uno dei 4 posti del lancio inaugurale era stato venduto all’asta per 28 milioni ma l’anonimo vincitore si è poi dovuto tirare indietro per questioni di incompatibilità di impegni lasciando così il posto al giovane Daemen.