Batterie per cambiare il mondo
Le tante e diverse tipologie di batterie a disposizione sul mercato non servono solamene a far funzionare i nostri dispositivi elettronici di cui tanto abbiamo bisogno ormai quotidianamente, sono fondamentali anche per rendere possibile il difficile percorso si decarbonizzazione che abbiamo iniziato.
Le gigafactory di tutto il mondo stanno ricevendo sempre più finanziamenti per produrre un numero maggiore di batterie ogni giorno: più piccole, più leggere e più potenti rispetto alle precedenti generazioni.
Come ha spiegato in un articolo su spectrum.ieee.org, Rodney Brooks, matematico, informatico e ricercatore australiano, tra i massimi studiosi di robotica e intelligenza artificiale: “Un tempo ho amato molto il mio Mac portatile del 1989, costava 7.300 dollari e pesava 7 kg, per via della sua batteria al piombo. Oggi non credo subirei lo stesso fascino…”.
La prima cosa che molti fanno quando acquistano un device elettronico è proprio soppesare l’apparecchio sulla mano, per capire quanto pesa. Oggi, meno pesa un dispositivo, più conquisterà l’attenzione dei consumatori.
È un’intera industria che sta cambiando rapidamente, mentre la nostra stessa società è in fase di trasformazione: tecnologica, economica e culturale.
Sempre più sostenibili e meno costose
Nonostante la celebre legge di Moore non consenta di immagazzinare sempre più energia dimezzando allo stesso tempo la quantità di materiale impiegata nella realizzazione del sistema di accumulo, secondo un recente studio internazionale, negli ultimi 30 anni si è comunque osservata una diminuzione del prezzo per capacità energetica del 13% l’anno.
Risultati che si sono ottenuti proprio nel momento in cui si è guardato con più attenzione alla questione ambientale, quando si è cercato di sfruttare il meno possibile le materie prime rare, tra cui coltan e cobalto, diminuendone la quantità impiegata e sostituendoli quando possibile.
La ricerca sta cercando di superare ulteriori barrire per raggiungere più elevati livelli di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale. Ad esempio, sviluppando progetti di grandi siti di stoccaggio all’interno delle gigafactory e altri impianti per la produzione di batterie.
Si abbandona la strada delle celle singole collegate tra loro in gran numero (in serie e in parallelo per ottenere alta tensione e fornire maggiore potenza), per entrare in un nuovo modello industriale, dove al posto della chimica si sfrutta la gravità e seguendo l’esempio di Tesla, sono sempre di più le case automobilistiche che stanno investendo in startup della mobilità elettrica e dei sistemi di accumulo di energia.