VINTI
Crisi della carta stampata in Germania, che ha visto crollare le vendite del 2,7% in questo primo trimestre del 2010. Come annunciato ieri dall’Associazione nazionale degli editori tedeschi (Bdzv), sono stati venduti, infatti, 24,7 milioni di giornali contro i 25,3 dell’anno precedente.
Un calo che preoccupa, sia per la diminuzione evidente di lettori, sia per la flessione del mercato pubblicitario, quest’anno del 15,9%. Stessa sorte per il fatturato dell’industria dell’editoria tedesca, che già nel 2009 aveva perso il 7%, scendendo a 8,46 milioni di euro.
Segnali pesanti di una crisi che avanza e che non accenna a diminuire, sia per strategie sbagliate, sia per la diffusione inarrestabile dei device di comunicazione elettronica, tra cui tablet e smartphone di nuova generazione, e soprattutto del web. Anche in Italia, come mostrano i dati FIEG di aprile 2010, la situazione è alquanto difficile, con un fatturato editoriale in diminuzione nel 2009 del 14%, la pubblicità del 16% e le vendite di quotidiani del 6%.