Italia
Adiconsum aderisce alla petizione per chiedere la diminuzione dell’Iva dal 20 al 4% per gli eBook.
Può un libro elettronico ritenersi un software? Possono la cultura e la lettura avere un regime fiscale come qualsiasi prodotto commerciale?
La risposta è un doppio ‘No’.
Adiconsum ha aderito all’iniziativa lanciata da Key4biz per adeguare l’IVA dei libri elettronici (eBook) alla stessa imposta prevista per quelli cartacei, al 4% cioè invece del 20% previsto per i software e in un comunicato spiega “è assurdo che un’opera letteraria si trasformi e cambi valore se scaricata dalla Rete o se stampata in tipografia. È un controsenso e una discriminazione insostenibile”.
Per questo, oggi alle ore 16.30 a Roma alla Camera dei Deputati, Via della Mercede 55, il Segretario Nazionale di Adiconsum Pietro Giordano, parteciperà al convegno di lancio dell’iniziativa.
Dopo Francia, Spagna e i principali Paesi d’Europa, ora finalmente anche in Italia viene, per la prima volta, avviata una campagna sul prezzo degli eBook.
Lo scopo della petizione è quello di fare pressione su tutti i 945 parlamentari nazionali e i 78 europarlamentari italiani che verranno invitati a sottoscrivere l’appello.
È utile precisare che le decisioni in materia non sono di competenza dei governi nazionali, ma nelle mani dell’Europa.
Adiconsum da tempo sostiene il libro elettronico, con progetti mirati al suo sviluppo anche nella scuola, garantendo un maggior risparmio alle famiglie italiane. Certamente gravare con una maggior IVA non aiuta lo sviluppo di questa nuova modalità tecnologica che invece è utile sicuramente alla crescita della lettura nelle nuove generazioni.
Adiconsum invita tutti i consumatori a sottoscrivere e a far sottoscrivere la petizione sul sito www.petizionionline.it.