Meccanismo per collegare l’Europa, seconda edizione
Non si raggiungeranno mai gli obiettivi di neutralità climatica e di riduzione a zero delle emissioni climalteranti se prima non si faranno gli investimenti necessari in infrastrutture più efficienti e sostenibili.
Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla seconda edizione del Meccanismo per collegare l’Europa, con nuovi finanziamenti per il settore dei trasporti, per l’efficienza energetica e per la transizione digitale.
Un fondo complessivo che potrà contare su 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, con cui realizzare progetti ritenuti strategici da Bruxelles, tra cui: il completamento entro il 2030 della Rail Baltica; un’infrastruttura di ricarica di carburanti alternativi; l’introduzione della copertura 5G su importanti assi di trasporto.
“Realizzare il Green Deal non sarà possibile se non aggiorniamo le nostre infrastrutture per le prossime transizioni digitali e ambientali. La prossima generazione del Meccanismo per collegare l’Europa arriva proprio al momento giusto per assicurare questa transizione”, ha dichiarato Dominique Riquet, correlatore per la commissione per i trasporti e il turismo (TRAN).
“Il Meccanismo per collegare l’Europa finanzia progetti chiave di connettività transfrontaliera e di energia rinnovabile tra gli Stati membri, e permetterà all’Europa di fare un salto verso un’economia digitale e climaticamente neutrale. Questo è vitale per rimanere competitivi in futuro”, ha aggiunto la relatrice per la commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia, Henna Virkkunen.
Infrastrutture, ripartizione dei finanziamenti ed iper-connettività
L’Europarlamento ha stabilito che la dotazione finanziaria del Meccanismo sarà così suddivisa: il 60% sarà riservato agli obiettivi climatici, mentre il 15% dei finanziamenti per il pilastro energetico andrà a progetti transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile.
Nel dettaglio, circa 23 miliardi di euro saranno destinati al settore dei trasporti, 5 miliardi a quello dell’energia e 2 miliardi per il digitale.
Per la transizione digitale, il Meccanismo sosterrà lo sviluppo di progetti di interesse comune, tra cui le reti digitali ad altissima capacità, i sistemi 5G sicuri, la digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell’energia.
Un ulteriore passo in avanti dell’Europa verso una nuova fase di convergenza che sta interessando i settori dell’energia, dell’automobile e delle telecomunicazioni. Si entra sempre più rapidamente nell’era della cosiddetta iper-connettività (hyper-connectvity), che rimette in gioco, una volta per tutte, gli assetti di governo di settori chiave come l’energia, le telecomunicazioni e le infrastrutture dei trasporti.