BIBLIOTECH
Rai Eri
Pubblicato: luglio 2010
Pagine: 292
ISBN: 9788839715142
Prezzo: 18,00
Tv buona dottoressa a questo interrogativo cerca di offrire risposte, spunti di riflessione e rilievi critici il volume, raccontando per la prima volta la storia della medicina nella televisione italiana, dal 1954 ad oggi, allargando il tema alla sfera più generale della salute e del benessere. L’obiettivo è di verificare e migliorare il ruolo della televisione italiana a servizio di una corretta informazione mediatica, in un’ottica di prevenzione, a sostegno della diagnostica, del trattamento e della cura delle patologie o semplicemente nel favorire stili di vita e consumi salutari.
Da qui la necessità di individuare elementi che inquinano la comunicazione mediatica o in contrasto con al deontologia medica o giornalistica, e di segnalare anche discutibili mercificazioni o spettacolarizzazioni del prodotto salute-benessere, in particolare nei programmi d’intrattenimento, nelle fiction e nei reality. Filo conduttore di questa indagine conoscitiva è il rapporto complesso tra spettatori e tv legato alla sfera medica, ma anche all’esigenza del pubblico di accrescere il proprio benessere psicofisico e al desiderio di piacersi e accettarsi in una società dove l’immagine è sovrana.
Medicina e salute pubblica; Medicina e salute commerciale; Medicina che passione; Medicina e spettacolo; Medicina sul set; Medicina e spot; Medicina e solidarietà: il libro ripercorre nella prima parte generi e tendenze, forme e contenuti delle trasmissioni specializzate, dagli albori della tv nell’Italia del secondo dopoguerra, all’odierna società dell’informazione globale dove cresce la domanda del pubblico di un’informazione scientifica capillare e dettagliata e aumenta l’interesse per tutto quanto attiene la medicina, la salute, il benessere.
La seconda parte del libro propone spunti critici e di riflessione, di natura etica e professionale, supportati da interviste a conduttori e responsabili di programmi televisivi (Biagio Agnes, Piero Angela, Luciano Onder, Michele Mirabella, Livia Azzariti, Anna La Rosa, Annalisa Manduca, Manuela Lucchini, Sabrina Giannini) ma anche a personalità di spicco del mondo scientifico (Silvio Garattini, Rita Levi Montalcini, Amedeo Bianco, Patrizio Mulas) e del giornalismo (Lorenzo Del Bocca, Guglielmo Pepe, Margherita De Bac) interpellati tutti sul ruolo dell’informazione scientifica a servizio della collettività.
È un saggio destinato a un pubblico variegato di lettori: anzitutto gli spettatori numerosi che seguono con interesse le rubriche televisive medico-scientifiche per offrire una guida ragionata all’uso corretto della “tv dottoressa“; quindi il mondo accademico, docenti e studenti delle Facoltà di medicina, di sociologia, di scienze della comunicazione e delle Scuole di giornalismo che vogliano indagare e documentarsi su una materia a tutt’oggi povera di riferimenti bibliografici specifici; infine i giornalisti e comunicatori che operano nel settore medico-scientifico non solo in televisione, ma anche alla radio, nei giornali, negli uffici stampa, nei siti web.
(Dalla quarta di copertina)
Maria Vittoria Savini, è giornalista professionista, specializzata in giornalismo medico-scientifico, autore testi in Rai, collaboratrice per Rcs Periodici e consulente per testate on line. Nata in Abruzzo a due passi dal mare nell’estate del 1981, dopo il Diploma di maturità scientifica, si trasferisce a Roma per intraprendere gli studi universitari; a 23 anni si laurea a pieni voti in Scienze della Comunicazione, indirizzo giornalismo, all’Università Lumsa di Roma, con una tesi in Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo; pochi mesi dopo è iscritta all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. Per Rai-Eri ha collaborato per Nuova Civiltà delle macchine, rivista trimestrale di analisi e critica.
Roberta Gisotti, è giornalista professionista, caporedattore alla Radio Vaticana, docente di Economia dei media alla Pontificia Università Salesiana, consulente Rai, collabora a diverse testate. Dopo il Diploma di maturità scientifica, a 19 anni inizia la carriera giornalistica sulla carta stampata; a 23 anni è iscritta all’Ordine del Lazio; laureata a pieni voti in Lettere, all’Università La Sapienza di Roma, con una tesi in Letteratura italiana. Ha scritto quattro libri: La nascita della Terza pagina. Letterati e giornalismo 1860-1914, Capone Editore (1986), La favola dell’Auditel, Editori Riuniti (2002), La favola dell’Auditel. Parte seconda: fuga dalla prigione di vetro, Editore Nutrimenti (2005), Dalla Tv dei professori alla Tv deficiente. La Rai delle seconda Repubblica, Editore Nutrimenti (2006).