ICT: WorkPad, software UE per facilitare gli interventi nel caso catastrofi naturali

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WorkPad, un progetto di ricerca nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione finanziato dalla Ue e realizzato tra il 2006 e il 2009 da ricercatori di diverse università italiane ed austriache, PMI ceche e spagnole, aziende IT e la Regione Calabria, ha elaborato una serie di applicazioni software che consentono alle squadre di pronto intervento mobilitate in caso di catastrofi naturali di coordinarsi e comunicare tra di loro in modo veloce ed efficiente, contribuendo a salvare un maggior numero di vite umane.

Il coordinamento e la comunicazione rivestono particolare importanza quando diverse squadre di pronto intervento provenienti da numerose agenzie, autorità civili e ONG si ritrovano sul posto tutte allo stesso momento.
Il progetto dal costo complessivo di 3,16 milioni di euro, dei quali 1,85 milioni sono stati reperiti dal programma della Commissione per il finanziamento della ricerca, ha permesso ai ricercatori a studiare il modo di connettere, attraverso la tecnologia “peer-to-peer”, dozzine di banche dati di diverse organizzazioni in modo da migliorare i tempi di risposta ed evitare la duplicazione degli sforzi. Un punto di raccolta centrale che riceva e trasmetta informazioni a tutte le équipe di pronto intervento può contribuire a salvare più vite umane in modo veloce ed efficiente. La tecnologia è già stata collaudata con successo nel sud d’Italia e può essere impiegata ovunque nel mondo.

Il Commissario Ue per l’agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: “In caso di terremoto, d’incendio boschivo o d’inondazione, dobbiamo utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione al fine di salvare il maggior numero possibile di vite umane e fornire servizi di pronto soccorso. I fondi UE per la ricerca hanno contribuito allo sviluppo di uno straordinario strumento ICT grazie al quale le operazioni di pronto intervento vengono ulteriormente migliorate e velocizzate. È in questo modo che la ricerca e l’innovazione partecipano alla costruzione dell’agenda digitale europea“.

Dopo un terremoto è necessario localizzare il prima possibile le persone rimaste intrappolate sotto gli edifici crollati se si vuole che le loro possibilità di sopravvivenza aumentino. In che modo le diverse squadre di pronto intervento coordinano i propri sforzi per evitare di inviare troppi soccorritori da una parte e troppo pochi dall’altra? La chiave per ottimizzare i tempi di risposta in caso di catastrofe risiede nel mettere assieme i diversi sistemi amministrativi e le banche dati usati dai servizi di soccorso per far sì che che tutte le organizzazioni dispongano di un quadro completo della situazione.

Il programma di ricerca WorkPad ha sviluppato una rete capace di collegare i suddetti sistemi di back-office. Successivamente, attraverso un punto centrale di raccolta e di coordinamento, i soccorritori di prima linea possono comunicare tra di loro servendosi di dispositivi palmari, essenzialmente assistenti digitali personali (“personal digital assistants” – PDA).

Ad esempio, attraverso la geolocalizzazione i capi squadra sono in grado di conoscere la posizione di tutti i membri dell’équipe, riuscendo così a sapere ad ogni istante dove si trovano i soccorritori e quali operazioni stanno effettuando. Le informazioni scambiate su questa rete attraverso la tecnologia peer-to-peer (P2P) possono comprendere i nomi delle persone che vivevano in un condominio crollato, gli elenchi di classe di una scuola, tabulati telefonici, cartine ed altre informazioni utili. WorkPad ha inoltre creato un software capace di definire compiti, assegnare ruoli e fornire ai soccorritori informazioni dettagliate. Il software può essere aggiornato in tempo reale in modo da attribuire ai soccorritori nuovi compiti in caso di bisogni più urgenti.

I risultati delle ricerche effettuate da WorkPad sono stati provati con successo nel sud d’Italia, una regione colpita ogni anno da incendi boschivi e a volte da terremoti, in cui si rendono necessarie azioni di pronto intervento. La tecnologia messa a punto da WorkPad è pronta per essere impiegata. Repubblica ceca e Regione Calabria stanno pensando di adottarla.
 

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