Intel punta sul wireless: acquisita la divisione mobile di Infineon per 1,4 miliardi di dollari

di Alessandra Talarico |

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Continua la caccia grossa di Intel: dopo aver acquisito poche settimane fa McAfee, una delle principali società specializzate in software per la sicurezza per 7,68 miliardi di dollari, il gigante di Santa Clara ha annunciato l’accordo con la tedesca Infineon per l’acquisto della divisione Wireless Solution (WLS) per 1,4 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) in contanti.

La transazione dovrebbe essere completata nel primo trimestre del 2011 e permetterà al gruppo guidato da Paul Otellini di rafforzare la sua presenza sul mercato dei componenti per smartphone.

 

Le attività della divisione, ha fatto sapere Intel in una nota, conserveranno la loro indipendenza.

 

“La domanda globale di soluzioni wireless continua a crescere e l’acquisizione delle attività di WLS – ha dichiarato il Ceo Paul Otellini – rafforza il secondo pilastro della nostra strategia informatica, la connettività internet, e ci permette di offrire un portfolio prodotti completo in grado di coprire l’intera gamma di opzioni wireless, dal Wi-Fi al WiMax, dal 3G all’LTE”.

 

La divisione Wireless Solutions del gruppo tedesco ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale con un fatturato di 917 milioni di euro, pari a circa il 30% del giro d’affari globale di Infineon (3,03 miliardi di euro).

Pur lontana dai leader del settore – Qualcomm, Texas Instruments o Broadcom – WLS conta fra i suoi clienti gruppi di primo piano come Nokia, LG, Apple e RIM.

 

Intel, da canto suo, è praticamente assente dal segmento smartphone, nonostante i suoi chip Atom abbiano conosciuto un certo successo sul mercato dei netbook di fascia bassa. L’acquisizione di WLS, dunque, si rivela strategica per trovare spazio nel redditizio mercato degli smartphone, che si sono rivelati uno strumento di grande successo per l’accesso a internet in mobilità.

 

Con l’obiettivo di proseguire verso la diversificazione del proprio business, il 19 agosto, Intel ha annunciato la maggiore acquisizione della sua storia, quella di McAfee, per 7,7 miliardi di dollari, pari a 48 dollari per azione.

La società si occupa della produzione di software per la sicurezza di telefoni cellulari, sportelli bancomat e altri apparecchi connessi a internet e la sua acquisizione conferma l’importanza crescente della sicurezza in un’era in cui sono sempre più numerosi i dispositivi connessi a internet.

 

La scorsa settimana, il gruppo ha rivisto al ribasso le previsioni sul fatturato del terzo trimestre, che dovrebbero attestarsi a circa 11 miliardi, rispetto alla stima di 11,6 miliardi rilasciata sei settimane fa.

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