Wind parlerà russo? Ok dai soci Vimpelcom all’acquisizione di asset di Orascom Telecom, tra cui l’operatore italiano

di Alessandra Talarico |

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Naguib Sawiris

I principali azionisti dell’operatore russo VimpelComAltimo (Alfa Group) e Telenor, che controllano rispettivamente il 44,6% e il 36% del capitale – hanno dato il loro sostegno ‘in linea di principio’ all’acquisizione di asset dal tycoon egiziano Naguib Sawiris, proprietario dell’impero telefonico che fa capo a Orascom Telecom e conta 120 milioni di clienti in tutto il mondo.

Lo riporta il quotidiano russo Vedomosti, secondo cui i membri del board avrebbero approvato in via provvisoria il nuovo piano di acquisizioni – che comprenderebbe anche l’italiana Wind – già la scorsa settimana, durante un meeting ad Amsterdam.

 

Indiscrezioni riguardo il possibile interesse di VimpelCom, oltre che per il 51% di Orascom Telecom, anche per il 100% dell’italiana Wind erano circolate sulla stampa russa già a metà agosto. Il costo dell’operazione era stato stimato in 6,5 miliardi di dollari, esclusi i debiti.

 

Nei giorni scorsi, intanto, i rumors su un possibile matrimonio da 25 miliardi di dollari tra i due gruppi si sono intensificati e ieri lo stesso Sawiris ha confermato in un’intervista a un quotidiano canadese che trattative sarebbero in corso con VimpelCom e anche con altri gruppi per valutare eventuali progetti di fusione.

 

Dall’Algeria, intanto, la notizia che le pubblicità dei servizi telefonici della divisione locale di Orascom Telecom, Djezzy, sarebbero state bandite dalle Tv pubbliche. Sawiris ha affermato che risolvere il contenzioso col governo algerino è una delle priorità del gruppo dopo le divergenze sorte in merito a diverse vicende, tra cui il veto alla vendita di Djezzy alla sudafricana MTN.

Djezzy, come del resto la maggior parte degli operatori mobili, è uno dei maggiori inserzionisti pubblicitari algerini, con un budget annuo di circa 40 milioni di dollari.

Nei giorni scorsi, il governo ha formato una commissione per valutare il prezzo di un’eventuale acquisizione dell’operatore e starebbe usando queste tattiche per fare pressione su Sawiris e costringerlo a trattare su un prezzo ragionevole e comunque di molto inferiore ai 7,8 miliardi offerti da MTN.

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