ASATI – Telecom Italia : le regole Agcom per la NGN sempre più urgenti

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ASATI ribadisce la necessità di una corretta e urgente impostazione da parte Agcom delle regole di competizione tra Operatori, ma soprattutto delle regole di cooperazione tra loro nello sviluppo e nella gestione della futura rete NGN. Il concetto di segmentazione geografica comporta infatti che nelle aree meno remunerative (aree grigie e bianche) gli investimenti siano condivisi tra Operatori e mano pubblica, mentre nelle aree più ricche (aree nere) intervengono solo gli Operatori con proprie risorse.

Non va poi dimenticato che Telecom Italia gestisce la rete in rame (ossia in pratica l’unica infrastruttura che ad oggi fornisce i servizi a larga scala su oltre il 90% del Paese) e continuerà per molti anni ancora a gestirla, soprattutto nelle aree meno ricche e remunerative per la NGN, e con oneri presumibilmente crescenti specie al decrescere del numero di utenti. Anche questo è un aspetto di grande rilievo, che non può essere dimenticato nel definire le regole della NGN.

ASATI auspica che i AGCOM proceda rapidamente a definire tutta la problematica della NGN, per giungere a regole eque e praticabili nell’interesse di tutti gli Operatori e del Paese.

Va sottolineato che TI è l’unico operatore che ha già i piani tecnici e le risorse finanziarie per la copertura del 50% della popolazione di circa 150 città al 2018 in armonia con gli obbiettivi comunitari. E’ quindi urgente che Agcom fissi quanto prima le regole base che permettano a TI di avviare gli sviluppi previsti nelle prime cinque città già progettate, con risorse finanziarie proprie. Infatti i famosi finanziamenti pubblici per il digital divide, tema strategico per il paese, sono ancora , da più di due anni nelle promesse della politica.

La NGN e’ un tema cruciale soprattutto per la competitività del Paese e per il rilancio di TI nell’interesse di tutti i suoi azionisti.

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