Italia
Dal palcoscenico internazionale la denuncia dell’Aie e la rassicurazioni del sottosegretario ai Beni e le attività culturali con gli impegni che riguardano, tra l’altro, sblocco delle tariffe agevolate; accesso ai non vedenti alla produzione editoriale e blocco sull’aggiornamento dei testi scolastici.
Prende il via oggi con il consueto taglio del nastro e alla presenza di oltre 6.900 espositori e 50 case editrici italiane, l’edizione 2010 della fiera internazionale del libro di Francoforte.
Oltre un centinaio i paesi rappresentati durante la sessantaduesima vetrina culturale organizzata, per quel che riguarda la sola partecipazione italiana, dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero-ICE in collaborazione con l’AIE (Associazione italiana editori). Tantissimi anche i titoli in via di presentazione, ben 1.500 che potranno essere consultati anche online.
Alla giornata inaugurale di oggi, ad aprire ufficialmente il padiglione tricolore, è stato il sottosegretario ai Beni e le attività culturali Francesco Maria Giro e il presidente dell’ICE Umberto Vattani che nell’occasione, ha anche ricordato la fattiva collaborazione tra l’Istituto e l’AIE ma anche le difficoltà oltre che lo sforzo di internazionalizzazione che il sistema editoria italiano è costretto ad affrontare.
“Oltre ai risultati economici che hanno la capacità di generare – ha detto Vattani – i nostri editori concorrono a diffondere la cultura italiana nel mondo e a far meglio conoscere e apprezzare l’Italia e il suo stile di vita e promuovendo il ‘Made in Italy’ nel suo complesso”.
Sulle difficoltà che specie negli ultimi mesi stanno mettendo in seria difficoltà il settore, è intervenuto anche il presidente degli editori italiani (Aie) Marco Polillo. E’ stato lui nello specifico, a puntare il dito contro la classe politica nazionale e denunciando la “mancanza di attenzione” da parte delle istituzioni, appunto, nei confronti di un settore che ha chiuso l’anno con un giro d’affari di 3,4 miliardi di euro.“Il Governo si è addormentato, ci ha lasciati soli, ci sentiamo abbandonati”. “Per molto tempo l’operazione di concertazione tra gli editori e il Governo è andata benissimo – ha spiegato alla stampa dal palcoscenico internazionale – poi, a un certo punto, ha perso la sensibilità delle cose che stavano accadendo. Il Governo si è fermato preoccupandosi solo di intercettazioni, di Montecarlo, di Fini e tutto il resto. In qualche modo lo ha lasciato cadere”.
Parole dure quelle di Polillo, che si approfondisce in discorso anche dal punto di vista della tariffe postali agevolate “soppresse di punto in bianco”, e del simile caso verificatosi per quel che riguarda il progetto dedicato ai non vedenti. “Il Parlamento due-tre anni fa – ha ricordato ancora il presidente AIE – ha emanato una norma nella quale si metteva in atto una procedura stanziando fondi di tre milioni di euro per rendere accessibile ai non vedenti la produzione editoriale. Anche questo progetto però non è stato realizzato. A fine anno scadranno i termini, i tre milioni passeranno in economato e l’operazione verrà abortita”.
Casi italiani, insomma, tra i quali Polillo fa rientrare anche il discorso dell’Iva applicabile agli eBook e quindi, il problema già sollevato da Key4Biz che in tal senso ha anche lanciato una campagna di sensibilizzazione alla quale hanno già aderito centinaia di persone e associazioni.
“In Italia sull’editoria elettronica c’è un’imposta sul valore aggiunto del 20% contro il 4% di quella applicata ai libri stampati – ha tuonato ancora – E’ vero che l’Iva è un problema di carattere comunitario, ma perché spagnoli, francesi e tedeschi continuano a discutere su questo tema e invece in Italia nessuno dice nulla ? La risposta – afferma – è che in questo momento il problema del governo italiano è di fare cassa”.
Uno sfogo a 360° al quale in qualche modo risponde, attraverso la stampa, il sottosegretario Francesco Maria Giro attraverso: “l’impegno a tenere fede alle promesse fatte agli editori” e assicurando le associazioni di settore che “il libro diventerà una priorità nel programma di governo”. “L’Italia conferma il suo impegno anche quest’anno – ha ribadito – tuttavia non possiamo nascondere che il settore dell’editoria sta attraversando un momento molto difficile. Noi abbiamo preso alcuni impegni e intendiamo rispettarli. Innanzitutto vogliamo affrontare la questione dell’Iva sul libro digitale, che deve essere decisa a livello europeo, e la dobbiamo portare dal 20% al 4% come avviene per il libro cartaceo’. “Inoltre – ha proseguito – intendiamo accogliere le varie richieste che ci giungono dall’Aie affichè il libro diventi una priorità nel programma di governo. Dobbiamo cercare di porre al centro questa priorità lavorando concretamente, per esempio, per reintrodurre le agevolazioni sulle tariffe postali sospese nel marzo di quest’anno’.
“Il terzo impegno che intendiamo onorare – ha proseguito ancora Giro – riguarda proprio il nostro ministero: abbiamo tre milioni stanziati per un progetto per i non vedenti, l’Aie ha presentato una sua proposta insieme all’associazione non vedenti e noi intendiamo impegnare questa spesa. Poi c’è la scuola. In quest’ambito dobbiamo cercare di ammorbidire un po’ un nostro atteggiamento rispetto alle edizioni scolastiche. Oggi c’è un congelamento dei testi, che di fatto non possono cambiare per sei anni, ma questo mette in difficoltà gli editori che hanno l’esigenza di aggiornare i testi”. “Su questo aspetto bisogna trovare un punto di mediazione che potrebbe essere un blocco di un paio d’anni. Non dobbiamo demonizzare le edizioni scolastiche, non devono diventare un grimaldello per frenare un’attività che invece si è distinta in questi anni, ma soprattutto ha reso possibile alla piccola e media editoria di lavorare e di dare lavoro”.
L’appuntamento della Buchesse di Francoforte, dunque, è stato il palcoscenico dei chiarimenti attraverso la stampa internazionale. Un momento di doverosa riflessione e non solo per quanto riguarda il settore Italiano che davvero sta conoscendo tempi durissimi e vivendo momenti drammatici con tagli indiscriminati e aziende in agonia. Ma l’appuntamento internazionale che rimarrà aperto ancora fino al prossimo 10 ottobre, sarà caratterizzato dalla presentazione di due ambiziosi progetti dedicati a pubblicazioni digitali: ‘Frankfurt Hot Spots‘ e ‘Frankfurt Story Drive‘ dedicati ai settori cinema, libri, giochi e, ovviamente, alla tecnologia all’avanguardia nel settore della pubblicazione dei libri su dispositivi di ultima generazione.