Il tennistavolo come strumento di inclusione per gli studenti con disabilità. TennistavolOltre Plus, progetto ideato dalla Federazione Italiana Tennistavolo (FITeT) in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e con il sostegno di Fondazione Vodafone Italia, torna nelle aule di oltre 50 scuole in tutto il Paese per avvicinare quasi 800 ragazzi con disabilità fisica o intellettiva e relazionale, per aiutarli nel passaggio dall’attività motoria allo sport e per promuovere il tennistavolo come rilevante strumento nel loro percorso formativo.
«TennistavolOltre Plus racchiude l’essenza del rapporto fra il mondo dello sport organizzato e quello della scuola, che devono necessariamente condividere un percorso. Lo sport deve essere uno strumento di promozione culturale e una parte fondamentale di una società che non ammetta barriere e sappia invece valorizzare le differenze», ha affermato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
«Lo sport è inclusione e socializzazione, ancora più necessarie in questo periodo di emergenza sanitaria. Come Fondazione siamo impegnati nel promuovere progetti che favoriscano un modello inclusivo di partecipazione. Va in questa direzione l’iniziativa della FITeT che stimola l’integrazione tra gli studenti attraverso la pratica del ping pong con il coinvolgimento di 50 scuole su tutto il territorio nazionale», ha affermato Adriana Versino, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia.
TennistavolOltre Plus, dopo la prima edizione nell’anno scolastico 2018/2019 e lo stop nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, nel 2021 punta a realizzare un progetto di formazione e informazione sul ping pong nelle scuole, in particolare nelle classi dove siano presenti alunni con disabilità. TennistavolOltre Plus entra in oltre 50 scuole di 22 province italiane – sette le Regioni coinvolte – nel pieno rispetto delle misure di sicurezza vigenti in ambito sanitario e del Protocollo emesso dalla FITeT per la prevenzione e la protezione da contagio Covid-19. «Tutte le scuole coinvolte hanno già ricevuto un tavolo e il kit di gioco», precisa il segretario generale della FITeT Giuseppe Marino.
All’interno delle scuole saranno realizzati cinque moduli didattici, ciascuno della durata di due ore, per avviare alla pratica del tennistavolo gli alunni con disabilità ma non solo: i loro compagni di classe normodotati assumeranno il ruolo di tutor affiancandoli in ogni lezione. In questo modo nella classe si verrà a creare un clima di coesione e collaborazione, favorendo l’inclusione di tutti i ragazzi. È prevista inoltre un’attività di formazione a distanza dei docenti di educazione fisica e di sostegno sui temi della cultura e dello sport paralimpico: in questi seminari saranno presentati i benefici della pratica sportiva sulla socializzazione, sulla condivisione e sulla crescita psicofisica dei ragazzi.