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Anche gli abissi si possono ‘sintonizzare’ sul web e con un semplice click è addirittura possibile ascoltare il canto di balene e delfini. E’ questa l’ultima singolare scoperta dei ricercatori dell’Universitat Politecnica de Catalunya di Barcellona.
Nell’ambito del programma Listening to the deep ocean environment, l’equipe di esperti, attraverso l’utilizzo di sofisticate apparecchiature bioacustiche posizionate in vari punti dei mari europei e in Canada, sono riusciti a creare un flusso continuo di dati audio.
Suoni provenienti dai fondali oceanici e che richiamano il canto dei padroni dei mari.
“E’ la prima volta che siamo stati in grado di monitorare eventi acustici su larga scala temporale e spaziale – ha spiegato alla stampa il ricercatore Michel Andre – il sistema che prende energia direttamente dalla riva, invia i dati audio ad un server nel quale i segnali vengono analizzati e poi pubblicati direttamente su internet”.
“Per fare ciò abbiamo sfruttato l’esistente rete per installare centri raccolta dati acustici in tempo reale”. “Il sistema sfrutta dieci idrofoni e riesce a captare i ‘suoni’ di 26 specie tra balene e delfini. Inoltre – ha concluso il ricercatore – riesce a selezionare il rumore del trasporto marittimo e dei parchi eolici”.