Il Governo procede sulla strada della decarbonizzazione della mobilità privata, con nuove risorse pari a 76 milioni di euro da domani disponibili per chi voglia richiedere l’Ecobonus per l’acquisto di auto a basse emissioni inquinanti.
Dal 23 aprile, infatti, fanno sapere dal ministero dello Sviluppo economico, saranno incrementate le risorse disponibili sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per prenotare l’incentivo utile all’acquisto di veicoli a basse emissioni per le categorie dei motocicli L e delle auto M1.
Il 70% delle nuove risorse per la mobilità elettrica
Il fondo sarà così ripartito: circa 56 milioni di euro (più del 70% del totale delle nuove risorse) saranno utilizzabili per l’acquisto di automobili che rientrano nella fascia di emissione 0-60 g/Km, quindi le auto elettriche a batteria o ibride.
Più di 13 milioni di euro andranno a consolidare il fondo M1 per la fascia di emissione 61-135 g/km, 2 milioni confluiranno nel fondo M1 per la fascia di emissione 0-60 g/km – extrabonus e 260 mila euro nel fondo Ecobonus L 2021.
Successivamente, si legge nel comunicato del ministero, sarà attivato anche “il fondo decreto Rilancio Residuo 2020 M1 per la fascia di emissione 0-135 g/km, con un importo pari a circa 5 milioni di euro”.
Non solo elettrico, domanda sempre alta per gli Euro 6
Ovviamente, quando si immagina un percorso di decarbonizzazione di un settore strategico come quello dell’auto, bisogna prendere in considerazione non solo la mobilità elettrica, ma anche quella più tradizionale, cioè alimentata a diesel e benzina.
Grazie ai nuovi modelli di motori a combustibili fossili Euro 6 di ultima generazione (in attesa egli Euro 7 nel 2015) già oggi si riescono ad abbattere le emissioni di CO2 e Nox (ossidi di azoto) delle nostre automobili di nuova immatricolazione.
Per questo in molti avevano lamentato la necessità di un intervento del Governo per aumentare di nuovo il fondo M1 per le vetture con emissioni di CO2 nel range 61-135 g/km, che in effetti ora sono scese a soli 500 euro di disponibilità e che da domani potranno contare su 13 milioni di euro.
Rilevante invece il fondo a disposizione per chi vuole acquistare una nuova auto elettrica (con emissioni di CO2 tra o e 60 g/km), che da domani dovrebbe contare tra vecchie e nuove risorse su circa 126 milioni di euro.
Nonostante le polemiche sui limiti attuali della mobilità elettrica in Italia (tra cui costi elevati, mancanza di una rete diffusa di colonnine di ricarica, autonomia delle batterie ancora breve), in Italia la vendita di vetture 100% batteria e ibride è andata sempre meglio con il passare dei mesi.
Il boom delle auto elettriche in Italia
A marzo 2021 è stato registrato un vero e proprio balzo in avanti delle auto 100% a batteria, con un aumento delle vendite del +113% rispetto a febbraio di quest’anno, mentre le auto ibride (anche plug-in) hanno messo a segno complessivamente un +67% di vendite.
Grazie a questo trend positivo, le auto ibride oggi valgono il 27% del mercato nazionale, scavalcando i motori diesel per la prima volta nella storia e puntando dritto al primato delle vendite, oggi detenuto dai motori a benzina.