Recovery Plan, come già ventilato nelle scorse settimane, crescono i fondi del Pnrr destinati al finanziamento della banda ultralarga e del 5G. I fondi per banda ultralarga e 5G crescono a 6,31 miliardi di euro (escluso il satellite, che per il suo sviluppo riceverà fondi complessivi per 2,3 miliardi). E’ quanto emerge dalle tabelle allegate alla bozza della presentazione del Pnrr prevista per domani. Un buon incremento rispetto ai complessivi 4,2 miliardi destinati a banda ultralarga, 5G e satellite nella prima versione del Recovery Plan del Conte 2.
Da dove provengono i fondi per 5G e banda ultralarga?
Con le risorse del Recovery Plan (i 191,5 miliardi del Rrf) verranno finanziati investimenti in reti ultraveloci (banda ultralarga e 5G) per 5,31 miliardi di euro (vedi Tabella n. 1). A cui si aggiungerà lo stanziamento di 1 miliardo di euro finanziato con il Fondo nazionale complementare al 5G (Tabella n. 2) e di 400 milioni di euro a tecnologie ultrabroadband – Strade extraurbane (Tabella n. 2). In totale quindi 1,4 miliardi in più per la banda ultralarga fissa e mobile (vedi Tabella n. 2).
Lo si legge nelle tabelle allegate alla presentazione del Recovery Plan italiano predisposta in vista del Consiglio dei ministri, che si terrà domani e nel quale il Governo avvierà una prima discussione sul Pnrr.
Al satellite 2,3 miliardi in totale
Nell’ambito del Recovery Plan, si legge ancora, verranno utilizzati 970 milioni di euro (vedi Tabella n. 1) in investimenti in tecnologie satellitari ed economia spaziale, che si aggiungono a 1,32 miliardi che verranno stanziati per gli stessi investimenti con il Fondo nazionale complementare (Tabella n. 2).
Fondo ‘extra’ Recovery, 12 miliardi al green
La quota più alta dei 30 miliardi del fondo ‘extra’ Recovery andrebbero a rimpinguare la missione “Rivoluzione green e transizione ecologica”: al green , secondo quanto si legge nella bozza, andrebbero quasi 12 miliardi, (11,65) di cui 8,25 per il Superbonus. Le cifre sono ancora oggetti di limature. Altri 6,13 miliardi spetterebbero rispettivamente a digitale e mobilità (dalla banda larga e il 5G che prendono 1,4 miliardi a un sistema di monitoraggio da remoto di ponti, tunnel e viadotti che guadagna 1,15 miliardi), 3,25 miliardi andrebbero a progetti legati alla missione “Inclusione e Coesione” e 2,89 alla sanità.