Il nostro Paese finalmente si avvia a concludere il lungo iter parlamentare per il recepimento della Legge di delegazione europea 2019-2020, che prevede anche il recepimento della Direttiva europea sul copyright. Il Senato ha dato il suo via libera definitivo approvando il documento, ora c’è da attendere i decreti attuativi, attesi per giugno 2021.
“Grazie al lavoro di Governo e Parlamento, l’Italia è tra i primi paesi europei ad approvare la legge che porterà al recepimento della direttiva Ue sul diritto d’autore”, ha dichiarato in una nota il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
“È il giusto riconoscimento al valore dell’industria creativa nazionale – ha proseguito il ministro – che supera le contrapposizioni tra gli operatori over the top e i produttori di contenuti per arrivare a una sintesi capace di fare del digitale uno strumento di crescita per tutti, tutelando gli autori e promuovendo la loro opera. Si tratta di una grande opportunità per gli artisti italiani, noti e apprezzati in tutto il mondo per il talento che esprimono in ogni loro creazione”.
Grazie al “sì” del Senato, sono in tutto 39 le direttive europee di cui è stato avviato il recepimento. Il provvedimento conferisce inoltre la delega al Governo per l’adeguamento dell’ordinamento interno a 16 regolamenti europei.
“Stiamo recependo le direttive più importanti e continuiamo a lavorare per diminuire le infrazioni. Siamo pronti a presentare la prossima legge di delegazione“, ha commentato il Sottosegretario agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, aggiungendo: “Siamo tra i primi in Europa a legiferare sulla direttiva relativa al copyright, un giusto equilibrio fra diritti degli utenti, esigenze delle piattaforme e sostegno dell’editoria”.
“Con l’approvazione finale della Legge di Delegazione europea, che prevede anche il recepimento della Direttiva Copyright nel nostro Paese, è stato raggiunto un traguardo importante che consentirà di sostenere il potenziamento e lo sviluppo della distribuzione digitale delle opere culturali ed audiovisive all’interno di un sistema di regole e responsabilità precise per chi opera sul web. Soprattutto in un momento così difficile come quello attuale, le attività di tutela dei contenuti rappresentano uno dei capisaldi necessari per garantire una efficace ripartenza dell’industria audiovisiva“, ha affermato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV.
“Non sarà infatti possibile una vera ripartenza del settore senza legalità: il tema del contrasto alla pirateria è pertanto cruciale e dovrà avere la massima attenzione. Un ringraziamento pertanto al Governo – ha precisato Bagnoli Rossi – e a tutte le forze politiche per aver lavorato in tal senso. Adesso, ci auguriamo che il Decreto Legislativo che recepisce la Direttiva sia conforme agli indirizzi espressi nel DDL appena approvato”.
Anche il mondo della cultura, della creatività, dell’arte e dell’editoria ha manifestato il proprio apprezzamento al lavoro del Parlamento: “Ringrazio tutti i parlamentari a nome dei tanti autori che rappresento L’attuale situazione economica generata dalla pandemia avrà purtroppo effetti di lungo periodo ed è fondamentale che le opportunità del digitale compensino le difficoltà in cui si dibatte l’intero settore artistico e culturale. Penso non solo ai grandi nomi della cultura e dello spettacolo, ma soprattutto ai tanti artisti meno conosciuti che possono sopravvivere solo grazie al diritto d’autore. In questo senso mi auguro che il Governo approvi in tempi rapidi, e comunque entro il termine previsto del prossimo 7 giugno, il necessario provvedimento attuativo, e che quest’ultimo accolga al meglio i punti-chiave della Direttiva, secondo i principi indicati nella legge il cui percorso si è concluso oggi”, ha dichiarato il Presidente SIAE, Giulio Rapetti Mogol.
“Dopo il voto di ieri del Senato, si definisce la strada che porta all’approvazione del decreto di recepimento della direttiva copyright in Italia: un passo di fondamentale importanza per la tutela dell’industria creativa nel nostro Paese”, ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi.
“L’impegno nostro e del Governo non finisce qui; la direttiva e il suo recepimento vanno considerati come un punto di partenza e non di arrivo. Perché possano dispiegare i suoi effetti benefici, infatti, devono essere accompagnati da nuovi strumenti che consentano la gestione del diritto d’autore online in maniera semplice ed efficiente. Il lancio da parte della presidenza di turno dell’Unione europea dell’iniziativa “Copyright infrastructure” e la scelta della Commissione europea di definire prioritario gli investimenti per realizzarla nel suo “Piano d’azione sulla proprietà intellettuale per rafforzare la resilienza e la ripresa economica dell’UE” vanno nella direzione da noi auspicata e sulla quale abbiamo richiamato l’attenzione nelle interlocuzioni con il Governo”.
“Il recepimento della Direttiva Copyright è un risultato importante per la tutela degli investimenti delle aziende editoriali anche nell’ecosistema digitale, che garantisce il dovuto riequilibrio nella distribuzione del valore del prodotto, senza pregiudicare la libera espressione degli utenti della Rete”, ha detto il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti.
“Nell’attuare il diritto connesso previsto dalla Direttiva occorre anche tener conto degli ordini del giorno, accolti dal Governo nei vari passaggi parlamentari, che indicano due principi essenziali per rendere concreta la tutela del diritto d’autore: un meccanismo di negoziazione effettiva per la remunerazione degli articoli dei giornali e una definizione di ‘estratti brevi’ che non vanifichi lo spirito della Direttiva”.
“Il definitivo recepimento della Direttiva europea sul copyright da parte del parlamento è soltanto il primo, importante passo verso una normativa che tuteli gli investimenti delle aziende e il lavoro dei giornalisti, mettendoli al riparo dall’uso improprio che ne fanno gli operatori della rete. L’auspicio è che in tempi brevi si mettano a punto i decreti attuativi che consentano di definire meccanismi di giusta remunerazione sia per le imprese sia per i giornalisti”, ha affermato Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
“È una svolta decisiva che dà il giusto riconoscimento al valore dell’industria creativa e che mette il Governo italiano nelle condizioni di dare al nostro Paese regole capaci di fare del digitale uno strumento di crescita per tutti tutelando il lavoro creativo, gli autori e tutti gli attori del comparto”, ha dichiarato il Presidente di Confindustria Cultura Italia, Innocenzo Cipolletta.
“Per l’intera industria culturale il voto di ieri rappresenta un passaggio importante – ha aggiunto Cipolletta – che ora va seguito dall’effettiva implementazione dell’articolato comunitario nella legge italiana sul diritto d’autore. E’ essenziale preservare quanto stabilito a Bruxelles e lavorare con attenzione e in un’ottica di tutela della creatività e del suo sviluppo nelle parti della direttiva che dovranno essere espletate attraverso il recepimento nel nostro ordinamento”.