Questa è la storia dell’anagrafe digitale, di un servizio della Pubblica amministrazione partito a rilento, nel 2016 ne faceva parte un solo Comune – Bagnacavallo (RA), ed ora è un fiore all’occhiello della Pa. Prima le nostre identità erano disperse in quasi ottomila Comuni, ora sono contenute, in modo sicuro, in un’unica banca dati nazionale.
Ad agosto 2017, solo 13 Comuni nell’Anagrafe digitale
L’Anagrafe digitale oggi: con i dati di 63 milioni di cittadini. Al traguardo solo 419 Comuni
Ad oggi nell’ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) sono contenuti i dati di oltre 63 milioni di cittadini(compresi i 5 milioni di italiani residenti all’estero): parliamo di un database con i dati dell’anagrafe di 7.423 Comuni, al traguardo mancano solo 419 “campanili” e 181 sono già nella fase di pre-subentro.
I vantaggi dell’Anagrafe digitale per i cittadini: cambio residenza senza senza fare più su e giù per l’Italia
Oggi un cittadino residente in un Comune presente nell’ANPR, se vuole cambiare residenza in un altro Comune presente nell’Anagrafe digitale, non deve più spostarsi da un Comune all’altro sul territorio nazionale. Il cambio di residenza avviene in tempo reale, le anagrafi comunicano in modo telematico, perché ora i dati sono nella stessa banca dati di proprietà del Viminale e custoditi in Italia nei server di Sogei, impegnata, proprio per conto del Ministero dell’Interno, nella realizzazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.
Il sito dell’ANPR
In futuro il cambio di residenza potrà essere richiesto direttamente dal portale dell’ANPR: https://www.anpr.interno.it
Si accede con:
- SPID
- Carta d’Identità Elettronica (CIE)
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
I vantaggi. Le autocertificazioni sostitutive delle certificazioni anagrafiche
Nella sua nuova veste grafica, il portale dell’anagrafe digitale consente online di:
- Consultare i propri dati anagrafici
Ed anche la possibilità di scaricare in un clic, noi lo abbiamo provato, le autocertificazioni sostitutive delle certificazioni anagrafiche:
In 8 Comuni iniziata la sperimentazione per richiedere online la rettifica dei dati
A partire dal 15 aprile scorso è iniziato un periodo di sperimentazione che vede coinvolti i Comuni di Bari, Barletta, Bergamo, Firenze, Lecco, Milano, Prato e Torino: i solo i cittadini residenti in questi Comuni potranno usufruire del servizio di “Richiesta di Rettifica” online dei dati.
Le caratteristiche tecniche
L’ANPR è dotata, tra le altre caratteristiche, di: sistemi di sicurezza per la protezione delle informazioni e dei servizi erogati dalla base dati, sistemi e servizi di backup per il salvataggio dei dati e delle applicazioni; e sistemi e servizi di Disaster Recovery.
ANPR, un ottimo esempio di Pa digitale
L’ANPR è una soluzione digitale e sostenibile, rende la Pa più semplice ed efficiente e restituisce ai cittadini il tempo perduto fino ad oggi negli uffici pubblici per avere anche un semplice certificato. Secondo i dati di Sogei, nel 2020 nell’ANPR i cambi di residenza sono stati 3,2 milioni e sono stati emessi 4 milioni di certificati. Tutto paperless. Pensate al vantaggio economico ed ambientale nonché ai metri di file risparmiate al cittadino.
L’ANPR è una banca dati nazionale che consente di ampliare la possibilità di offrire servizi digitali: facili, accessibili, efficienti, sicuri. Si tratta di servizi gestibili da remoto che consentono di compiere in modo nuovo i compiti che prima facevamo di persona. Inoltre l’interoperabilità tra Enti, consente al cittadino di non dover comunicare ad ogni ufficio della Pubblica Amministrazione i suoi dati anagrafici o il cambio di residenza.
L’Anagrafe digitale migliora la qualità di vita degli italiani ed è uno dei tasselli principale per digitalizzare la Pubblica amministrazione. Solo quando la Pa sarà completamente digitale allora lo sarà anche l’intero Paese.
Il commento del prof. D. Limone (SNAD): “La prima ‘sintesi’ digitale di dati di base utilizzabili per le identità digitali e i domicili digitali
“La notizia di una anagrafe ‘nativamente’ digitale che copre ormai quasi tutta la popolazione italiana è una ottima notizia”, commenta a Key4biz Donato Limone, professore di informatica giuridica, diritto dell’amministrazione digitale. “L’anagrafe digitale nazionale permetterà sicuramente”, continua il direttore della Scuola Nazionale di Amministrazione Digitale (SNAD), Università degli studi di Roma, Unitelma Sapienza,“di utilizzare in rete i dati anagrafici per tutte le verifiche di identità digitale e per le certificazioni anagrafiche. Unitamente ai dati territoriali (elettronici e georeferenziati) i dati demografici costituiscono la base informativa fondamentale per elaborare dati per la programmazione socio-economica e relativi ai bisogni dei cittadini e delle comunità locali in particolare oltre che territoriali e nazionale.
“Necessario non perdere questa occasione“
“Si tratta della prima ‘sintesi’ digitale di dati di base”, ha concluso il prof. Limone, “che nel futuro potrebbero essere utilizzati per le identità digitali e i domicili digitali. Si apre una nuova fase, a mio avviso, quella relativa alla integrazione dei dati demografici con quelli territoriali e con i singoli sistemi informativi ed informatici per i diversi servizi amministrativi che potrebbero (finalmente) essere erogati in rete ed in modo integrato (art. 7 del CAD), cioè le pratiche dovranno essere trattate nella logica della cooperazione e della interoperabilità informatica. È necessario non perdere questa occasione”.
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