Triple play: l’aumento dell’Iva farà crescere la pirateria? L’allarme di Sacem

di Alessandra Talarico |

Francia


Nicolas Sarkozy

L’Assemblea Nazionale francese ha dato il via libera all’aumento dell’Iva dal 5,5% al 19,6% sulle offerte ‘triple play‘, quelle cioè, che riuniscono in un solo abbonamento televisione, telefono e internet con il voto favorevole dell’Ump (il partito del presidente Sarkozy) e del Nuovo centro e quello contrario della sinistra.

La misura – che dovrebbe portare nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro – era stata fortemente caldeggiata da Bruxelles ma si è scontrata con la dura opposizione degli operatori, che hanno già minacciato di far ricadere l’aumento sugli abbonati.

 

Attualmente, un pacchetto che include internet, Tv e telefono costa in media 30 euro. Secondo i calcoli di France Telecom, l’aumento dell’Iva costerà alla società 230 milioni di euro e per recuperarli sembra certo un aumento del costo degli abbonamenti, Anche il fondatore di Iliad,  Xavier Niel, ha dichiarato che “questa nuova tassa si rifletterà sui consumatori fin dal primo giorno della sua applicazione e fino all’ultimo centesimo. Non ne approfitteremo per aumentare i nostri margini ma isoleremo nella fattura degli abbonati il montante della “tassa Baroin”, che sarà compreso tra 1,50 e 3 euro secondo la formulazione della legge”.

 

Secondo la Sacem, la principale società francese a difesa degli interessi di autori, compositori ed editori musicali, questo aumento dell’Iva avrà un grave effetto collaterale: farà aumentare la pirateria dei prodotti culturali in rete.

“Di fronte al probabile aumento dell’abbonamento Adsl, i consumatori tenderanno a scendere a ‘compromessi’ che penalizzeranno le offerte legali”, ha affermato il presidente dell’associazione, Bernard Miyet.

 

L’esame della prima parte della legge finanziaria – in cui rientra l’aumento dell’Iva – è cominciato martedì scorso e dovrebbe concludersi domani.

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