Hi-tech: prende forma la Silicon Valley europea. Anche Google insedierà a Londra un Innovation Center

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


David Cameron

Il premier britannico David Cameron ha presentato il suo piano per contrastare la supremazia Usa nel settore hi-tech, che include anche una riforma delle leggi sul copyright, inadeguate a sostenere l’innovazione e a far fronte all’evoluzione delle tecnologie.

 

Dopo l’impegno di Intel, Facebook e Cisco a installarsi in quella che il premier britannico ha presentato come la ‘Silicon Valley’ europea, anche Google ha annunciato la prossima apertura, a Londra, di un ‘Centro per l’innovazione’, il primo di questo genere nel Vecchio Continente, che ospiterà laboratori di formazione e di dimostrazione di prodotti destinati alle start up e agli ingegneri.

Nel Centro, che dovrebbe debuttare nel 2011 e che sarà situato a East London, nel vasto quartiere alla periferia orientale della capitale britannica in via di radicale trasformazione per le Olimpiadi del 2012, il personale di Google potrà lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori locali in un contesto che – ha affermato il portavoce del gruppo di Mountain View – “non ha uguali nel resto d’Europa”.

 

E così, mentre in Italia ancora si fa fatica a comprendere se e come verrà realizzata una rete nazionale in fibra ottica e se mai ricompariranno gli 800 milioni di euro destinati a colmare il digital divide, alcuni giorni fa, il premier britannico David Cameron ha presentato il suo piano per trasformare East London in un centro hi-tech pronto a concorrere con la Silicon Valley americana, nell’ambito di un vasto progetto volto ad attrarre gli investimenti stranieri, che include anche una riforma per adeguare le leggi sulla proprietà intellettuale all’era di internet e l’introduzione di un ‘visto imprenditori’ per attrarre nella capitale britannica aziende estere che dispongano di ‘buone idee’ e capitali da investire.

 

All’appello di Cameron, oltre a Google, hanno già risposto anche Intel (che si è impegnato a realizzare un laboratorio di ricerca focalizzato sul performance computing e sull’efficienza energetica), Cisco (che aprirà un centro per l’innovazione nel Parco Olimpico) e Facebook, che insedierà a Londra, in via permanente, il programma ‘Developer Garage‘, volto a sostenere i nuovi talenti dell’hi-tech. Anche BT parteciperà al progetto con la realizzazione nell’area di una rete in fibra ottica che garantirà velocità di connessione fra le più alte d’Europa.

 

L’obiettivo, ha sottolineato tuttavia Cameron, “non è di sostenere solo le grandi aziende di oggi, ma anche di dare una mano a quelle che grandi lo saranno domani grazie alle loro ambizioni e all’apporto di idee innovative”.

Un piano ambizioso, dunque, che nasce dalla volontà, oltre che di dimostrare che il modello della Silicon Valley può essere replicato anche in Europa, anche dalla convinzione che il settore privato possa compensare gli effetti sull’occupazione dei tagli alla spesa pubblica previsti dal governo e che porteranno alla perdita di 610 mila posti di lavoro entro il 2015.

 

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