Il comunicato

“Voltswagen” e il pesce d’aprile che fa arrabbiare gli USA

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Uno scherzo finito male, un pesce d’aprile anticipato che non è piaciuto ai media americani, che ora accusano la Volkswagen di marketing ingannevole, di azione tesa a screditare giornalisti professionisti e il mondo dell’informazione tutto.

Si è trattato di una strategia di marketing, niente di più. La nota casa automobilistica tedesca Volkswagen (VW)non cambierà il nome in “Voltswagen of America”, come annunciato in un comunicato stampa ufficiale diffuso negli Stati Uniti (poi eliminato dalla rete).

Volkswagen e il pesce d’aprile del nuovo nome negli USA

Si è trattato di semplice marketing, un pesce d’aprile anticipato, in cui la Volkswagen voleva pubblicizzare la propria linea di auto elettriche nel grande mercato americano e più in generale diffondere una nuova immagine di azienda orientata con decisione verso la mobilità elettrica e la decarbonizzazione.

Peccato che la stampa locale non abbia apprezzato l’iniziativa.

La Cnbs News è stato il primo canale d’informazione a rilanciare la notizia fatta trapelare ad arte lunedì sera, poi sono seguite le altre testate nazionali.

In un’email, Mike Tolbert, portavoce statunitense di VW, ha spiegato all’emittente che si è trattato di un modo scherzoso per lanciare il nuovo SUV ID.4 completamente elettrico sul mercato americano.

La stampa americana sul piede di guerra

Come riportato dal Fatto Quotidiano in Italia, i media americani si sono molto risentiti per questo pesce d’aprile anticipato, soprattutto perché di solito “scherzi” del genere vengono subito svelati in pochissimo tempo, impedendo che la notizia si diffonda troppo.

Secondo alcuni si è trattato di una rappresaglia della società tedesca contro i media americani a seguito di quanto accaduto dopo il “Diesel Gate” del 2015.

Nel caso della Cnbs, poi, c’erano anche le rassicurazioni dell’ufficio stampa di VW in America, di un portavoce dalla Germania e di fonti interne ben informate sui fatti che però chiedevano di rimanere anonime (come spesso capita).

In questo caso, però, gli strateghi marketing al servizio della Volkswagen hanno calcato un po’ la mano su questo falso annuncio del cambio di nome negli Stati Uniti (per maggio recitava il comunicato in questione).

Cosa che a tratto in inganno anche grandi testate come il Washington Post, Usa Today, Associated Press.

Le accuse

Le accuse che si stanno scatenando contro il colosso tedesco sono diverse: dalla presa in giro di professionisti stimati dell’informazione e del giornalismo al marketing ingannevole, dal rilascio deliberato di false informazioni a favore di una cultura sempre più diffusa della disinformazione al danneggiamento di un intero settore, quello dei media, sempre più screditati in rete.

Il falso comunicato pesce d’aprile, si legge ancora sul quotidiano italiano, ha fatto impennare il titolo VW in borsa del +10%, cosa che potrebbe a questo punto tirare in ballo anche le autorità di vigilanza americane.

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