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Con l’evoluzione dei cellulari verso i modelli ‘intelligenti’, sempre più simili ai computer, aumentano notevolmente i rischi per la sicurezza, che sembravano appannaggio solo dei Pc. Secondo quanto rivelato da alcuni ricercatori, particolarmente vulnerabili sarebbero alcuni modelli Android, che presenterebbero delle falle in grado di consentire agli hacker di rubare informazioni personali e persino di registrare le conversazioni.
Nel corso della conferenza Black Hat ad Abu Dhabi, è stata ad esempio illustrata una vulnerabilità del browser web di un modello Android prodotto dalla HTC, che ha permesso a un ricercatore inglese della MWR InfoSecurity di installare nel dispositivo un applicativo e di prendere il controllo del telefonino.
Un altro metodo di attacco consiste nell’inviare agli utenti un programma all’apparenza innocuo, che invece permette di accedere dall’esterno ai dati stipati nello smartphone.
Le rivelazioni rese nel corso della conferenza Black Hat sono solo le ultime di una serie di scoperte relative alle vulnerabilità degli smartphone Android: il sistema operativo mobile sviluppato da Google si è rivelato subito così popolare da scalzare anche Apple, arrivando in breve tempo a controllare il 25% del mercato globale.
Già nelle scorse settimane, era stato scoperto che quello che sembrava un’innocua applicazione per il popolare gioco Angry Birds era in realtà in grado di installare nel telefonino un programma nocivo. Una questione subito risolata da Google, che ha sottolineato di aver da subito avvisato gli utenti Android di installare nei cellulari solo programmi da fonti fidate.
Molte delle tecniche di attacco fin qui scoperte, incluse quelle svelate nel corso dell’evento Black Hat, non funzionano sull’ultima versione di Android, la 2.2 ma, avvertono gli esperti, il modello di distribuzione frammentato di Google – che si affida al lavoro di diversi produttori – contribuisce all’esposizione degli utenti che non dispongono di quest’ultima versione del sistema operativo.
Il fatto è che, anche se vi sono minacce che affliggono diverse piattaforme mobili, come i trojan che inviano messaggi a servizi a tariffazione speciale facendo lievitare la bolletta dei possessori di smartphone, al momento non sono state ancora rilevate epidemie virali di particolare importanza., ma alla domanda se esistano delle vere minacce per gli smartphone, gli esperti in sicurezza rispondono con un sonoro “sì”, anche se questi pericoli non comportano i virus classici e i Trojans con cui gli utenti di computer hanno spesso a che fare.