Portare il prezzo dell’idrogeno verde sotto i 2 euro al kg è l’obiettivo del progetto europeo “Prometeo”, finanziato con 2,7 milioni di euro e coordinato dall’Agenzia italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), della durata di quasi 4 anni.
Un obiettivo ambizioso, che rappresenterebbe la svolta decisiva per l’affermazione dell’idrogeno verde come carburante pulito a zero emissioni per la decarbonizzazione dell’industria pesante europea, ma anche del settore dei trasporti e delle costruzioni.
Idrogeno per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione
“Un po’ come il mitologico Prometeo che rubò il fuoco agli dei per donarlo all’umanità, questo progetto rappresenta per noi una grande sfida verso la produzione e l’utilizzo di idrogeno verde in ambito industriale”, ha affermato Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.
“Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050 impongono alla ricerca di trovare nuove strade per produrre e sfruttare le fonti rinnovabili in modo ottimale e su larga scala. E l’idrogeno verde ha tutte le caratteristiche per supportare la transizione energetica”, ha aggiunto Graditi.
“È auspicabile che a fine progetto il prototipo venga installato anche nella nostra Hydrogen Valley del Centro ricerche Casaccia, per favorirne il trasferimento tecnologico al settore Power-to-Gas”, ha aggiunto il direttore.
Il progetto, si legge nel comunicato dell’Agenzia, ha come fine ultimo la realizzazione in Italia di un prototipo di elettrolizzatore ad ossidi solidi da 25 kWe in grado di produrre 15 kg di idrogeno al giorno, che in seguito verrà validato in Spagna presso un impianto fotovoltaico.
La strategia europea per l’idrogeno
Sull’idrogeno punta moltissimo anche l’Europa, che con lo strumento del Recovery and resilience facility potrebbe arrivare a mobilitare 675 miliardi di euro, di cui il 37% da destinare ai progetti che consentiranno la transizione green dell’Unione.
Prima di Natale, il Consiglio ha presentato un documento in cui chiedeva alla Commissione europea di sviluppare ulteriormente e rendere operativa la strategia dell’Unione per l’idrogeno e, in particolare, la invitava a delineare un percorso verso gli obiettivi della tabella di marcia, che consistono nell‘installazione di almeno 6 GW di elettrolizzatori per il green hydrogen entro il 2024 e di 40 GW entro il 2030.
Secondo stime Aurora Energy Research, l’economia dell’idrogeno potrebbe arrivare a valere 120 miliardi di euro in Europa entro la metà del secolo, con un aumento delle domanda di idrogeno dalle attuali 327 TWh alle 2.500 TWh del 2050.
In base ad altri studi, tra i quali il rapporto “Hydrogen Roadmap Europe: A sustainable pathway for the European Energy Transition”, l’idrogeno può diventare un elemento essenziale per accelerare la transizione energetica e generare importanti vantaggi socioeconomici e ambientali arrivando a coprire il 24% della domanda finale di energia e creare 5,4 milioni di posti di lavoro entro il 2050, oltre a contribuire alla riduzione totale di 560 milioni di tonnellate di CO2.
La leadership tedesca
Oggi è la Germania il Paese leader in Europa per la produzione dell’idrogeno verde e nel suo utilizzo e consumo. Gli obiettivi di Berlino per il 2030 sono di riuscire ad installare almeno 5GW di elettrolizzatori per arrivare a produrre almeno 14TWh di idrogeno verde.
Una strategia nazionale per l’idrogeno che sarebbe finanziata con 10 miliardi di euro.
Il Governo tedesco ha anche annunciato un piano si sostegno all’utilizzo dell’idrogeno per alimentare i veicoli su strada, sia automobili, sia autobus, sia mezzi pesanti, da 3,6 miliardi di euro.