Europeana. Accesso online a oltre 14 mln di opere della biblioteca digitale europea

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Neelie Kroes: 'Questo progetto rappresenta un valido esempio di come la cooperazione a livello europeo possa arricchire la vita di ciascuno'.

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Da oggi tutti gli utenti di internet nel mondo potranno accedere agli oltre 14 milioni di libri, carte geografiche, fotografie, quadri, film e videoclip digitalizzati provenienti dalle istituzioni culturali di tutta Europa attraverso Europeana, la biblioteca digitale europea. Avviato nel 2008 con due milioni di opere, il progetto Europeana ha già superato l’obiettivo iniziale previsto per il 2010 di 10 milioni di opere digitalizzate. Il gruppo di riflessione (denominato “Comité des Sages” e composto da Maurice Lévy, Elisabeth Niggemann e Jacques de Decker), istituito dalla Commissione per studiare nuovi metodi per mettere in rete il patrimonio culturale europeo, si è rivolto al Consiglio dei ministri della Cultura e alla commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo. 

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e commissaria per l’Agenda digitale, ha dichiarato: “Europeana è un eccellente esempio di come la cooperazione a livello europeo possa arricchire la vita di ciascuno. 14 milioni di opere disponibili online faranno contenti gli utenti di internet che desiderano accedere al materiale conservato nelle biblioteche, nei musei e negli archivi europei. Tuttavia, il progetto Europeana potrebbe essere perfezionato ulteriormente se un maggior numero di istituzioni culturali digitalizzasse le proprie collezioni e le rendesse accessibili attraverso questo portale europeo. Attendo fiduciosa gli ambiziosi consigli del Comité des Sages per accelerare il processo di digitalizzazione.”

Una prima versione ‘prototipo’ del progetto Europeana era stata lanciata nel novembre 2008 e si configurava come un portale europeo che permetteva agli utenti di cercare e accedere direttamente a libri, carte geografiche, quadri, giornali, fotografie, frammenti di film e documenti audiovisivi di tutti i tipi digitalizzati provenienti dalle istituzioni culturali europee. Oggi, sul sito http://www.europeana.eu/, sono disponibili oltre 14 milioni di opere digitalizzate e videoclip musicali: un risultato di gran lunga superiore alle aspettative iniziali della Commissione, che prevedeva la digitalizzazione di 10 milioni di opere entro il 2010.

Tra le opere aggiunte quest’anno: un manoscritto in pergamena bulgaro risalente al 1221 che testimonia la storia della lingua bulgara; Catechismusa prasty szadei, il primo libro in lingua lituana pubblicato nel 1547; una copia del Technè rètorikès di Aristotele del 1588 scritta in greco antico e latino; alcuni quadri del XVII secolo del pittore olandese Jan Steen; tutte le opere degli autori tedeschi Goethe e Schiller; le riprese del 1907 in occasione della festa nazionale danese e una serie di fotografie del monastero di Glendalough in Irlanda risalenti agli anni che precedono la Grande guerra.

Le fotografie, le carte geografiche, i quadri, gli oggetti museali e le altre immagini digitalizzate costituiscono il 64% della collezione di Europeana. Il 34% è dedicato ai testi digitalizzati, che comprendono oltre 1,2 milioni di libri che possono essere visualizzati on-line e/o scaricati in versione integrale. I testi includono migliaia di manoscritti rari e incunaboli stampati prima del 1500. I materiali audio e video rappresentano meno del 2% della collezione. Buona parte del materiale disponibile su Europeana non è coperto dal diritto d’autore poiché si tratta di opere antiche. Questa scelta è dovuta principalmente alle difficoltà e ai costi di gestione dei diritti per digitalizzare e offrire l’accesso ai materiali soggetti a diritto d’autore (anche le opere che non sono più distribuite in commercio o le edizioni fuori stampa). Una buona parte della collezione è altresì rappresentata dalle cosiddette opere orfane, delle quali non si conoscono i titolari dei diritti.

Tutti gli Stati membri dell’UE hanno contribuito ad accrescere la collezione di Europeana, ma i contributi sono ancora disomogenei: la Francia è il paese che contribuisce in misura maggiore alla collezione (18% di tutti gli oggetti), mentre la Germania ha aumentato la propria quota fino al 17%. L’Italia è invece al sesto posto con il 7,3%. Per far sì che Europeana rappresenti un vero e proprio crocevia del patrimonio culturale europeo, è necessario che tutti gli Stati membri forniscano altri materiali di qualità.

Di recente, alcuni studenti hanno dimostrato come sia possibile avvalersi di Europeana nelle scuole attraverso il concorso eLearning Awards, organizzato da European Schoolnet. Il progetto vincitore, proveniente dalla Portmarnock Community School e ha visto alcuni studenti creare blog su personaggi storici sfruttando risorse digitali.
 

Il prossimo anno, Europeana intende sperimentare i contenuti creati dagli utenti, che saranno invitati a fornire materiali riguardanti la Prima guerra mondiale.

 

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