5G, satelliti, droni, sistemi anti-incendio ad alta risoluzione, sensori video-acustici ed Intelligenza Artificiale per creare uno “scudo” di sorveglianza per la sicurezza e il controllo della Pineta di Castel Fusano, area protetta di circa 1.000 ettari all’interno della Riserva Naturale Statale sul litorale romano. Ad ogni stagione estiva la pineta è interessata in media da 7 incendi. Quello del 2000 ne ha distrutto il 30%.
La sperimentazione da luglio 2021
Da luglio prossimo, e fino alla metà del 2022, il mix di tecnologie all’avanguardia sarà in campo per fotografare in tempo reale la situazione della pineta di Castel Fusano e intervenire tempestivamente in caso di criticità. Il progetto si chiama SES 5G ( Secure Environment supervisor empowered by Satellite and 5G technology). È stato presentato questa mattina in Campidoglio dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, e dalla direttrice Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Elodie Viau. La società Leonardo ha coordinato la guida di un consorzio di aziende attive nel settore dell’innovazione tecnologica.
Bastano 3 minuti per intercettare un incendio
“Grazie all’uso di sensori distribuiti nella pineta di Castel Fusano e alla sorveglianza satellitare sarà possibile intercettare un principio di focolaio, anche molto piccoli – come un barbecue -, fino a 15 km di distanza, per far scattare l’allarme ed inviare le coordinate a tutti gli operatori e Forze dell’Ordine, così l’incendio potrà essere spento in pochi minuti”, ha spiegato Claudio Becchetti, coordinatore del progetto e divisione cybersecurity Leonardo.
Raggi: “Con questa sorveglianza la pineta sarà più sicura e fruibile da tutti”
“Vogliamo che i cittadini si sentano sicuri quando frequentano la propria città. La Pineta di Castel Fusano è un’area meravigliosa dal punto di vista naturalistico, con grandi potenzialità, e deve essere tutelata e valorizzata. Purtroppo, però, è stata spesso colpita da incendi dolosi o scelta come luogo per costruire insediamenti abusivi o per sversare rifiuti illecitamente. Molti cittadini vorrebbero frequentarla di più ma non si sentono abbastanza sicuri. Con questo sistema di sorveglianza, declinato su più livelli, abbiamo la possibilità di avere un controllo più capillare, di monitorare le criticità, di intervenire tempestivamente e di rendere questa area un luogo sicuro e quindi fruibile da tutti”, ha detto Raggi.
Profumo (Leonardo): “Roma anche smart city”
“Siamo orgogliosi di affiancare Roma Capitale e le autorità di pubblica sicurezza con soluzioni tecnologiche di supporto nella gestione delle sfide che si trovano ad affrontare ogni giorno, che si tratti di fornire risposte tempestive in caso di emergenze o di interventi di pianificazione di lungo periodo”, ha commentato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo. “Questo progetto”, ha concluso, “con una pluralità di partner pubblico-privato, insieme alle agenzie Esa e Asi, è un ottimo esempio di come rendere smart e sicure le nostre città. Roma deve diventare anche una città tecnologica”.
Saccoccia (Asi): “Lo spazio d’aiuto alle persone”
“Il futuro è arrivato. È un lavoro che coinvolge le istituzioni e l’industria in tutte le sue forme. Agenzia spaziale italiana ed Esa uniscono le forze per mettere a disposizione le energie che vengono dallo spazio. Lo spazio non è più così lontano nell’immaginario dei cittadini ma integrato nelle attività di tutti i giorni”, ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia.
Progetto nell’iniziativa Space for L’ART
Cofinanziato da ESA e ASI nell’ambito dell’iniziativa congiunta Space for L’ART (L’Aquila, Roma, Torino) del programma ARTES, il progetto è un modello da replicare, perché mette a disposizione le tecnologie all’avanguardia per migliorare la vita dei cittadini, mettendola in sicurezza.
Per approfondire:
Il video integrale della presentazione del progetto in Campidoglio