Emissioni

Quanto inquina il tuo sito web? Ecco il calcolatore di CO2

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Il moltiplicarsi di foto e immagini, di testi multimediali e di link ha determinato un aumento di peso dei siti web, con conseguente consumo di energia e aumento di emissioni di CO2. Ogni pagina vista in rete equivale all’emissione di 1,76 grammi di CO2. Sono 1,8 miliardi i siti web disponibili oggi su internet.

Ogni sito web produce mediamente 1,76 grammi di emissioni di diossido di carbonio (CO2) per ogni pagina visualizzata in rete.

Inquinamento online, come si calcola?

Ad esempio, se il sito in questione registrasse 100.000 pagine visualizzate al mese, complessivamente emetteremmo 2,1 tonnellate di CO2 all’anno, secondo i calcoli di Website Carbon riportati in un articolo su wired.co.uk.

Basta prendere la url di un sito e inserirla nel calcolatore. In breve sarà fornita la stima sulla CO2 emessa.

Più un sito web è complesso e ricco di funzionalità, più questo avrà bisogno di energia per lavorare e più incrementerà le proprie emissioni inquinanti.

Oggi, mediamente, una pagina web pesa circa 2 MB, contro i 500 kb scarsi del 2010.

Perchè un sito web inquina?

Ciò che contribuisce maggiormente a determinare il peso della pagina sono video e immagini. Più immagini si utilizzano e più grandi sono i file immagine, più dati devono essere trasferiti e più energia è richiesta

Internet è la più grande macchina di carbonio al mondo”, ha dichiarato Jack Amend, fondatore del Web Neutral Project, organizzazione internazionale impegnata nella riduzione dell’impronta di carbonio.

Un sito web semplice ed essenziale, come potrebbe essere Low Tech Magazine, si legge nell’articolo, può arrivare a produrre solo 0,24 g di CO2 per visualizzazione di pagina; al contrario, un sito con funzioni di riproduzione automatica dei video, come 11 Coffee & Co., genera più di 10 grammi di CO2 per visualizzazione di pagina.

Efficienza energetica e fonti rinnovabili

Uno dei modi più efficaci per ridurre l’impronta di carbonio di un sito web, ha spiegato Vineeta Greenwood, account director presso l’agenzia di design Wholegrain Digital, è passare a un web host verde, alimentato da fonti energetiche rinnovabili.
Uno di questi è GreenGeeks.

Efficienza energetica, energia verde, fonti rinnovabili, riduzione dell’impatto ambientale, zero emissioni e neutralità climatica, sono e saranno i concetti chiave anche per l’internet da qui in poi.

Virtuale non significa “inesistente”. Virtuale vuol dire anche, come visto, tante immagini e foto, video e testi, link e molto altro.

Tradotto: un sito web oggi significa tanti contenuti multimediali e il bisogno di una grande quantità di energia per funzionare.

La sostenibilità ambientale di internet

Al momento, abbiamo 1,83 miliardi di siti web su internet, la maggior parte dei quali non rispetta la minima regola di sostenibilità ambientale.

Il 51% circa della popolazione mondiale ancora non ha un accesso continuo a internet e di buona qualità, ma presto il numero di coloro che entreranno in rete, grazie a nuovi smartphone e una connessione a banda larga decente, andrà crescendo rapidamente, con le ovvie conseguenze in termini di inquinamento ambientale.

Sono 1.360 ad oggi le aziende, tra cui grandi multinazionali tecnologiche, che hanno firmato il manifesto per la sostenibilità di internet: il Sustainable Web Manifesto del 2019.

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