Si è chiusa oggi con un nulla di fatto l’ennesima assemblea di Lega Serie A per l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021/2024. I 20 club della massima serie restano spaccati. Undici club sono a favore dell’offerta di DAZN-Tim, gli altri nove si astengono e preferiscono così puntare ancora sulla comprovata affidabilità di Sky. DAZN sulla carta è favorita, perché ha messo sul piatto un’offerta di 840 milioni di euro a fronte dei 750 milioni offerti da Sky. I club si rivedranno la prossima settimana, ma dietro a questo conflitto sul calcio, la vera partita è quella tecnologica e sugli assetti futuri di mercato, che si sta giocando fra Sky e Tim.
Sky WiFi spina nel fianco
Da un lato, l’operatore satellitare controllato dalla statunitense Comcast sta difendendo con le unghie e con i denti il satellite, il medium tradizionale che da 20 anni trasmette il calcio nel nostro paese. E accanto al satellite sta spingendo anche la fibra, tramite Sky WiFi, una soluzione a banda ultralarga offerta in collaborazione con Open Fiber e Fastweb che dal suo lancio sta andando benissimo, creando non pochi grattacapi a Tim.
Invasioni di campo
E secondo gli esperti è questo dal punto di vista strategico il motivo che ha spinto Tim a reagire a quella che deve aver vissuto come “un’invasione di campo” di Sky nel suo rettangolo di gioco (la banda ultralarga con Sky WiFi) invadendo a sua volta il terreno dei diritti televisivi, core business di Sky. Insomma, uno scontro a suon di invasioni di campo, nell’ottica della più ampia convergenza che caratterizza ormai mercati sempre più liquidi, dove il giusto mix fra contenuti e tecnologie diventa fondamentale per spostare i clienti. Senza dimenticare che nei prossimi mesi nell’arena dell’ultrabroadband fissa arriverà anche un nuovo player, Iliad, che nel mobile ha già sconvolto non poco gli equilibri nel nostro paese.
Calcio killer application della fibra?
E il calcio rappresenta di certo uno dei contenuti più ambiti, dei piatti più prelibati per conquistare o mantenere la audience digitale, come dimostra l’ingresso di Amazon in partita con l’acquisizione dei diritti della Champions League. Ma limitare l’accesso al calcio, escludendo il satellite sarebbe un danno non indifferente al diritto di scelta dei consumatori e al valore della Serie A, secondo la segnalazione all’Antitrust dell’ad di Sky Maximo Ibarra.
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Ma i consumatori?
Non più tardi di ieri è emerso un fattore che finora non è stato valutato, vale a dire l’interesse dei consumatori. Quel che è certo è che una eventuale migrazione di massa dal satellite alla rete porterebbe con sé non pochi problemi di carattere logistico per gli utenti, senza dimenticare i rischi legati alla qualità della fruizione online delle partite e non soltanto nelle aree bianche.
Chiesta perizia terza sulla copertura di DAZN-Tim
Nelle ultime riunioni si è visto lo stesso schema: 11 club le “big” (fra cui Juventus, Inter, Lazio e Napoli) sono per l’immediata assegnazione a DAZN, mentre 9 club più “piccoli” (guidati da Roma, Torino e Sassuolo che comprendono anche Sampdoria, Genoa e La Spezia) si sono astenuti nelle precedenti sessioni di voto e hanno chiesto una perizia tecnica imparziale sulla capacità di copertura di DAZN-Tim.
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La linea delle “piccole” punta a dare precedenza al dossier dei fondi Cvc-Advent-Fsi con cui la Lega vorrebbe realizzare il progetto della media company. Considerando anche che la vendita dei diritti esteri assicurerebbe una cifra inferiore agli attuali 370 milioni annui, il fronte dei 9 spinge sulla necessità di costituire la media company con i fondi, che per il 10% verserebbero 1,7 miliardi.
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L’ipotesi nuovo bando si fa strada
Il tempo stringe. Il 29 marzo è fissata la scadenza per l’assegnazione. Nel caso in cui non si riuscisse a trovare una soluzione per quella data, la Lega sarebbe costretta a formulare un nuovo bando che potrebbe privilegiare l’ulteriore spacchettamento delle partite, con una sorta di “atomizzazione” dei match del campionato.
Ed è questa ultima clamorosa ipotesi che sta circolando in modo sempre più insistente. Altre voci rilanciano l’ipotesi di un’assegnazione a DAZN del pacchetto di 7 partite, a fronte di soli 2 match per Sky ed un match a settimana che andrebbe invece in chiaro con primo assegnatario indiziato Mediaset.
Vedremo. Ma questo spezzatino del calcio sembra sempre più indigesto per i tifosi.