I furbetti del supercashback potrebbero non ricevere 1.500 euro da luglio prossimo. Ad indicare questa possibilità è stata Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Mef: “I furbetti possono essere esclusi dal Cashback e super premio”
“È in atto una costante attività di monitoraggio del programma da parte di PagoPa al fine di individuare e verificare le operazioni anomale che, in quanto tali, possano essere considerati passibili di esclusione dal programma Cashback“, ha detto Guerra, rispondendo al question time di Massimo Ungaro deputato di ItaliaViva, ieri alla Camera.
La conseguenza potrebbe essere la modifica alla normativa dei micropagamenti, come quelli effettuati dai furbetti del super cashback.
Come pagano i furbetti del super cashback?
Puntano al super premio di 1.500 euro e per raggiungerlo stanno effettuando micro pagamenti, anche di pochi euro, nell’arco di pochi minuti per ottenere più operazioni possibili ed entrare a fine giugno 2021 nella classifica delle 100mila persone premiate. C’è chi paga la spesa al supermercato, spesso alle casse veloci, pagando con bancomat o carta di credito prima una parte e poi la restante. Alle stazioni di rifornimento del carburante c’è chi effettua 4 pagamenti da 5 euro per un importo totale di 20 euro di benzina: così l’app IO conteggia 4 transazioni al posto di una e si sale la classifica per vincere 1.500 euro.
Meloni a Draghi: Sospendere il cashback per destinare 5 miliardi ai ristori”
Per Giorgia Meloni, non solo va annullato il supercashback, ma chiede al premier, in una lettera, la sospensione del cashback ordinario e di destinare le risorse, pari a circa 5 miliardi, ai ristori nel prossimo decreto del Governo.
“Sospendere il cashback e aggiungere queste risorse, pari a circa 5 miliardi, al prossimo decreto del governo destinato ai ristori. Ci auguriamo che la sua concretezza prevalga, e che sia così possibile modificare un provvedimento inutile e sbagliato”. Ha scritto il presidente di Fratelli d’Italia, nella lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Riteniamo assurdo –scrive tra l’altro Meloni- che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici”.
“Proprio per questo”, aggiunge Meloni, “Fratelli d’Italia ha presentato al Senato una mozione che impegna il governo a sospendere la misura del cashback, destinando le somme stanziate per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid, come bar, ristoranti e palestre”.
“La mozione, pubblicata il 26 gennaio 2021 e che le invio in allegato, è stata sottoscritta anche da diversi esponenti di altri partiti politici che oggi fanno parte della maggioranza di governo”, conclude Giorgia Meloni.
Il cashback ordinario? Il Mef: “Nessuno assolutamente parla di farlo saltare”
Sarà sospeso o cancellato anche il cashback ordinario? Al momento su questo tema si è espressa la viceministra all’Economia, Laura Castelli (M5S). A Radio 24 Mattina ha detto: “Nessuno assolutamente parla di farlo saltare“.
“Ci sono riflessioni in corso in Parlamento”, ha spiegato Castelli, “il cashback non è solo uno strumento di lotta all’evasione ma anche una misura per cambiare il modo del cittadini di utilizzare il proprio denaro, una misura culturale e su questa scia bisogna ragionare”.
“Le risorse sono molte, ma credo ci si debba evolvere su questa scia”, ha concluso la viceministra, “non solo pensando che si possono usare 4 miliardi in modo diverso ma procedendo verso un processo su cui non si torna indietro, cioè la moneta elettronica”.