Mobile Os. E’ boom per Android, mentre Nokia è a un bivio: che fare con Symbian?

di Alessandra Talarico |

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Il Ceo Nokia Stephen Elop, salito alla guida della società finlandese appena tre mesi fa, avrà il suo bel da fare per convincere analisti e azionisti sulla validità del sistema operativo Symbian, che continua a perdere terreno nei confronti dei concorrenti Android di Google e iOs di Apple.

Certo, il gruppo mantiene ancora la leadership del mercato – con 8 smartphone prodotti su ogni iPhone venduto – ma Apple genera utili molto maggiori da diversi trimestri, mentre il titolo Nokia ha perso il 15% dall’inizio dell’anno, mentre l’indice  Stoxx Europe 600 Technology ha guadagnato il 13%.

 

Alle pressioni iniziate nel 2007 col lancio dei primi iPhone, Nokia non ha risposto con prontezza, come ha fatto invece Google che, nel giro di poco tempo, ha creato Android che, in due anni, ha raggiunto il 17% del mercato, contro il 37% di Symbian. l’Os Google ha superato le aspettative dei suoi stessi creatori: se, infatti, il Ceo Google Eric Schmidt puntava su una media di 60 mila smartphone Android attivati al giorno, la cifra reale – annunciata via Twitter dal  vice presidente degli ingegneri Andy Rubin – si attesterebbe a oltre 300 mila al giorno.

Se questo trend di crescita sarà confermato, Android potrebbe diventare il sistema operativo mobile più diffuso al mondo già nel 2011.

La piattaforma Google, spiegano gli analisti, gode del supporto di oltre 200 operatori mobili e di quello della maggior parte degli attori della catena, tra cui i 20 maggiori costruttori di dispositivi mobili. Attualmente sono circa 100 i modelli che utilizzano Android e coprono i diversi segmenti del mercato smartphone, dalla gamma più economica a quella più alta.

 

Dichiarare forfait e abbandonare Symbian in favore di Android o Windows Mobile potrebbe tuttavia rivelarsi un boomerang per Nokia, che nel frattempo ha anche stretto un’alleanza con Intel da cui è nato l’Os MeeGo, che dovrebbe essere integrato nei primi smartphone dal prossimo anno. Il Ceo, inoltre, ha deciso a ottobre che tutti i software mobili Nokia non saranno più sviluppati sotto Symbian ma con la tecnologia Qt, presentata dal gruppo come una piattaforma più semplice per gli sviluppatori terzi.

 

Elop, messo sotto pressione dagli azionisti, ha già fatto sapere che la scelta di un software diverso da Symbian è una scelta poco probabile, anche se consentirebbe di ridurre i costi e dare una scossa alle vendite.

Oltre che poco probabile, secondo gli analisti,  la scelta di abbandonare Symbian potrebbe rivelarsi controproducente: “Il giorno in cui Nokia sceglierà Android gli investitori venderanno la loro parte”, ha affermato John Strand di  Stand Consult, sottolineando che scegliendo questa opzione “Nokia si trasformerà nella Dell del mercato mobile”, rendendo pubblica agli occhi del mondo la propria incapacità di innovare e di realizzare un prodotto in grado di competere sul mercato.

 

“Per una società che ha fatto del proprio software un asset strategico, migrare verso Android e perdere il controllo del proprio destino non è una strada percorribile”, ha commentato invece Geoff Blaber, analista di CCS Insight.
 

Per Adam Leach di Ovum, Nokia deve convincere più che altro gli sviluppatori, quelli che attualmente lavorano con l’iOs di Apple e con Android. “Bisogna che gli sviluppatori aderiscano all’immagine di Qt che gli si vuole vendere”.
Un obiettivo non semplice da raggiungere dal momento che non sono in molti, neanche tra i player maggiori del mercato, a conoscere la piattaforma Qt.

Reuters riferisce, ad esempio, che Alexandre de Rochefort, direttore della francese Gameloft – secondo produttore al mondo di giochi per i dispositivi mobili – ha dichiarato di non sapere cosa fosse Qt, ma ha saputo descrivere minuziosamente le sfumature esistenti tra le diverse versioni di Android.

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