Italia
Sempre più intensa l’attività delle Pubbliche Amministrazioni per mettere a punto le linee fondamentali di intervento nell’ottica della massima condivisione delle scelte e delle decisioni. Rispettando il calendario, è già stata presentata presso all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, la prima bozza del nuovo Piano Telematico per il triennio 2011-2013 già discussa nei mesi scorsi dal Comitato Permanente di Indirizzo con gli Enti locali, e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche di Lepida SpA quale soggetto attuatore di parte del Piano stesso, nonché componente del Comitato Tecnico così come previsto dalla Legge Regionale 11/2004.
Lepida SpA, lo ricordiamo, è lo strumento operativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna (RER) per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione omogenea ed unitaria delle infrastrutture di Telecomunicazione degli Enti collegati alla rete Lepida, per garantire l’erogazione dei servizi informatici inclusi nell’architettura di rete e per una ordinata evoluzione verso le reti di nuova generazione.
Inoltre, agendo nell’ambito della Community Network dell’Emilia-Romagna, sulla dimensione tecnologica del sistema infrastrutturale e sui servizi innovativi in coerenza con le Linee Guida del PITER, Il principale elemento di programmazione della regione e degli enti locali del territorio regionale per favorire lo sviluppo territoriale della società dell’informazione, produce idee di innovazione per la Pubblica Amministrazione creando così opportunità per il mercato Ict verso, appunto, la P.A. ed opera come partner facilitatore per l’innovazione.
Il programma, ovviamente, rispetta i dettami europei ed è un concreto contributo al raggiungimento dei traguardi fissati dall’Agenda di Lisbona, che intende fare dell’Unione Europea l’economia più dinamica e competitiva del mondo puntando proprio sullo sviluppo della società dell’informazione.
Ritornando al Piano Telematico per il triennio 2011-2013, due in particolare i punti che più stanno a cuore ai pubblici amministratori: la riduzione del divario digitale – istanza forte da parte dei cittadini residenti in aree svantaggiate – e il costo dei servizi forniti da Lepida SpA.
Entrando più nel merito, per quanto riguarda il primo punto, oltre ad interventi già avviati in diversi territori, Lepida SpA continua nel suo accurato lavoro per ampliare il numero di operatori affidabili con cui stringere accordi, in modo da stimolarli ad entrare su mercati di per sé poco attrattivi. Un’ipotesi che ha trovato spazio tra le altre, e oggetto di attente valutazioni e approfondimenti è stata quella di far eventualmente diventare Lepida SpA anche operatore pubblico, attraverso un focus di servizi limitato ad azioni in ausilio agli altri
Per quanto riguarda invece il costo dei servizi forniti da Lepida SpA agli enti locali, i listini per i prossimi anni e i criteri guida proposti prevedono una valorizzazione sulla base del numero di abitanti e prevede sconti per gli Enti che gestiscono situazioni sovracomunali quali province, Unioni, forme associative, AUSL, Università e Consorzi di Bonifica. (a.b.)