Certificati medici online: continua la protesta. Ma per il Ministero ‘nessun caos’, grazie al nuovi sistema inviati 3.875.000 documenti

di Raffaella Natale |

Renato Brunetta: ‘Nessuna sanzione a carico dei medici vittime di inconvenienti tecnici’.

Italia


Certificato medico online

Continua la protesta dei medici dopo l’entrata in vigore delle nuove norme che regolamentano l’invio telematico dei certificati di malattia. Stamani il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua, ha ricordato come la digitalizzazione dei certificati di malattia sia uno dei pilastri su cui poggia la strategia del Governo per modernizzare la sanità pubblica. A dieci mesi dal suo avvio, la nuova procedura di trasmissione online all’INPS dei certificati medici di malattia dei lavoratori pubblici e privati non può non essere largamente positiva: il sistema è pienamente operativo in tutte le sue funzionalità, la nuova procedura è diffusa su tutto il territorio e la quota di medici di medicina generale abilitati all’utilizzo è ormai vicina al 100%. Il digitale ha già soppiantato il cartaceo: la percentuale di documenti telematici del 2010 per i lavoratori privati INPS è infatti superiore ai cartacei del 2009. Brunetta ha precisato sono stati complessivamente inviati via web oltre 3.875.000 certificati (358.760 nell’ultima settimana, di cui 70.000 nella sola giornata di ieri): un successo reso possibile anche grazie all’ottima risposta data dai medici, dalle Regioni e, in generale, da tutti gli attori del sistema sanitario.
Il Ministero ha ulteriormente rassicurato il comparto sostenendo che, come previsto dalla legge, non sarà comminata “nessuna sanzione a carico dei medici vittime di inconvenienti tecnici”.

Basterà a rassicurare la categoria? Forse no. Il Ministro Renato Brunetta s’è detto tranquillo, forte dei dati comunicati da Sogei. “Non si registra, quindi, alcun caos nell’erogazione del servizio: il sistema è  perfettamente funzionante e a regime”.

 

Più precisamente, a dieci mesi dall’avvio del nuovo sistema, il flusso giornaliero dei certificati di malattia inviati con il nuovo sistema online si va attestando su un valore medio di oltre 70 mila documenti, con punte superiori alle 100 mila unità. Solo nell’ultima settimana gli invii online sono stati circa 380.000, così distribuiti a livello regionale: 84.552 in Lombardia, 50.445 nel Lazio, 37.888 in Veneto, 32.117 in Emilia Romagna, 29. 290 in Sicilia, 23.712 in Campania, 22.104 in Piemonte, 18.433 in Toscana, 17.024 in Puglia, 13.273 in Calabria, 9.243 nelle Marche, 6.565 in Abruzzo, 6.424 in Friuli Venezia Giulia, 5.682 in Sardegna, 5.141 in Liguria, 4.798 nella Provincia di Bolzano, 4.544 in Umbria, 3.734 nella Provincia di Trento, 2.210 in Basilicata, 1.349 in Molise e 938 in Valle d’Aosta.

 

La media nazionale dei medici di medicina generale abilitati all’uso del nuovo sistema supera il 92%. In ben 15 regioni e province autonome tale quota è uguale o prossima al 100%. Almeno due medici di medicina generale su tre utilizzano ormai abitualmente la nuova procedura di invio online.

Relativamente ai lavoratori privati INPS, la percentuale dei documenti telematici rispetto ai cartacei acquisiti dall’INPS nello stesso periodo dell’anno precedente è passata dal 20% di agosto, al 45% di settembre, al 56% di ottobre, al 57% di novembre, fino a raggiungere il 75% a dicembre. Le stime di gennaio indicano che il tasso di copertura del digitale sfiora il 100%.

 

Ricordiamo, sottolinea una nota del ministero, che il nuovo sistema voluto da Brunetta non solo semplifica la vita dei cittadini, per i quali viene meno l’onere dell’invio del certificato al datore di lavoro, ma rende finalmente possibile un monitoraggio puntuale e sistematico dell’assenteismo anche dei dipendenti nelle aziende private. Finora gli unici dati disponibili riguardavano il fenomeno nel settore pubblico. Grazie all’unificazione delle procedure, pertanto, le informazioni sulle assenze di tutti i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) confluiscono adesso in un’unica banca dati che può essere consultata sia dai lavoratori direttamente interessati, sia dai datori di lavoro (aziende private ed enti pubblici) che giorno per giorno hanno la possibilità di avere un quadro completo dell’evoluzione del fenomeno all’interno delle loro strutture.

Si tratta di un’innovazione che comporta vantaggi per tutti: per i cittadini, i quali beneficiano della riduzione delle spese postali e del tempo perso per ottemperare agli obblighi di trasmissione; per la Pubblica Amministrazione e per l’INPS, che finalmente hanno la possibilità di effettuare verifiche e controlli tempestivi e puntuali;  per le imprese, che oltre a beneficiare di una riduzione dei costi vivi possono disporre di dati dettagliati e particolareggiati su un fenomeno che, come dimostra la vicenda Fiat, tende ad assumere centralità nel quadro delle nuove politiche di aumento della produttività.

 
Come funziona il sistema
Il medico invia all’INPS il certificato di malattia compilando una semplice pagina web (oppure utilizzando il proprio software abituale, oppure il call center telefonico. L’INPS rende immediatamente disponibile il certificato al datore di lavoro (pubblico e privato), che può riceverlo tramite PEC oppure consultando il sito dell’INPS. Il lavoratore può consultare i propri certificati di malattia tramite il sito dell’INPS (può comunque chiedere una copia cartacea al medico) oppure chiederne l’invio alla propria casella di posta elettronica, e in ogni caso non ha nessun altro obbligo di invio del certificato al datore di lavoro e all’INPS. Il datore di lavoro (pubblico e privato) riceve immediatamente dall’INPS le attestazioni di malattia relative ai certificati ricevuti dal nuovo sistema.
A partire da oggi i medici che, anche temporaneamente, hanno difficoltà a utilizzare il PC o ad accedere a Internet (ad esempio in caso di visite domiciliari) possono inviare il certificato rivolgendosi al nuovo call center telefonico gratuito dell’INPS con l’assistenza di un operatore dedicato. Il nuovo servizio si affianca al call center da tempo reso disponibile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che consente l’invio del certificato tramite un risponditore automatico.
 
 

Allegato statistico

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