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E’ stato presentato ieri da Google il nuovo store di applicazioni mobili web based per gli smartphone Android. L’annuncio è stato reso al Google Live Event svoltosi ieri a Mountain View, nel corso del quale è stato anche lanciato ufficialmente il nuovo sistema operativo Android 3.0 Honeycomb dedicato ai tablet (ma non solo) e arricchito di tutta una serie di nuovi funzioni: la home è una applicazione stand alone con numerose funzioni aggiuntive; le notifiche permetteranno di lanciarne di altre; le apps diventano adattabili a ogni tipo di schermo e si installano automaticamente sul telefonino; è stato introdotto il supporto ai frame; la funzione drag & drop per spostare icone e cartelle è stata migliorata ed è stato introdotto un apposito tasto per il multitasking, l’efficienza del browser è stata potenziata e sono state previste nuove funzioni per la fotocamera e videocamera.
Riguardo il Market Web Store, raggiungibile all’indirizzo http://market.android.com, permetterà agli utenti dei dispositivi di cercare e scaricare le applicazioni direttamente dal web e poi di sincronizzarle sul terminale con pochi click, senza che questo sia connesso. Le applicazioni potranno essere condivise via Twitter e quelle installate sul dispositivo potranno essere visualizzate all’interno dell’account Google. E’ stata introdotta, inoltre, la possibilità di pagamenti ‘in-app’, cioè all’interno delle applicazioni, ognuna delle quali – come avviene su iTunes – avrà un link e potrà essere condivisa nei siti o consigliata agli amici.
La mossa si inserisce nell’ambito della battaglia che vede Google inseguire la scia di iTunes per ritagliarsi una fetta di un mercato molto promettente in termini di introiti: secondo Gartner, le applicazioni mobili genereranno quest’anno un giro d’affari di 15 miliardi di dollari, provenienti sia dalla vendita delle app che dalla pubblicità a esse collegata.
Nonostante il crescente successo di Android, che ha recentemente superato anche Symbian di Nokia confermandosi il sistema operativo mobile più usato al mondo, Google non genera profitti dalla sua vendita perchè il software è ceduto ai produttori gratuitamente. L’obiettivo del gruppo di Mountain View, quindi, è quello di guadagnare dalla vendita di app e dalla pubblicità, con in più il vantaggio di poter integrare su tutti i dispositivi che lo montano i suoi servizi di ricerca e i programmi che vanno per la maggiore sul web come le mappe.
Ci vorrà ancora del tempo, però, perchè l’Android Market, che conta attualmente al suo interno circa 100 mila applicazioni, raggiunga i livelli dell’App Store, dove ne sono presenti circa 350 mila.