eSecurity: Nasdaq ammette attacco hacker alla propria rete. A rischio le infrastrutture nazionali?

di Raffaella Natale |

Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste ma poco probabile che la minaccia venga dalla Russia.

Stati Uniti


Nasdaq

Il Nasdaq ha ammesso che il proprio sistema è stato vittima di un attacco informatico su cui stanno indagando le autorità americane.

In una nota, la società ha informato che “Nell’ambito dei nostri controlli di routine sulla sicurezza, abbiamo individuato dei file sospetti sui nostri server statunitensi (…) e siamo arrivati alla conclusione che qualcuno era riuscito a violare il nostro software online Directors Desk”.

Sembrerebbe che gli attacchi siano partiti dalla Russia, ma risulta plausibile che i pirati possano aver utilizzato server russi per mascherare la loro effettiva localizzazione geografica.

 

L’annuncio è stato fatto dopo che il Wall Street Journal aveva pubblicato un articolo che parlava dei ripetuti attacchi nel corso del 2010 al sistema informatico di Nasdaq – attraverso il quale transitano gli scambi azionari del listino tecnologico della Borsa di Wall Street – e di un’inchiesta federale per tentare di individuare i responsabili.

 

Nasdaq ha fatto sapere che, dopo la scoperta dei file sospetti, ha “immediatamente aperto l’indagine“, ricorrendo alle autorità federali e a due esperti esterni di eSecurity.

Al momento, tuttavia, ha chiarito la società, “non vi è alcuna prova che i pirati informatici abbiano potuto accedere e rubare i dati dei clienti di Directors Desk”.

La società ha, infatti, assicurato che “la struttura informatica delle piattaforme di scambio funziona in modo separato dai propri servizi accessibili online come Directors Desk” e finora “le infrastrutture non sono mai state violate“.

 

Nasdaq ha anche informato che il Ministro Usa della Giustizia gli aveva chiesto di non far trapelare la notizia prima del 14 febbraio ma che la pubblicazione dell’articolo del Wall Street Journal l’aveva costretto, d’accordo con le autorità, a informare i clienti.

 

Secondo il giornale, che cita una fonte vicina ai fatti, “nell’ultimo anno il circuito elettronico Nasdaq è stato più volte attaccato e violato da hacker“. Specifica anche che la piattaforma per il trading non è stata compromessa ma che non si sa con certezza se gli hacker abbiano colpito altre parti del sistema informatico.

Il Wall Street Journal ha anche rivelato che le indagini sarebbero condotte dai servizi segreti e dall’FBI.

Gli inquirenti stanno valutando diverse ipotesi: dal tentativo di lucrare illegalmente dalle informazioni di mercato, al furto di segreti commerciali fino al tentativo di minacciare la sicurezza nazionale danneggiando gli scambi della Borsa americana.

 

Nasdaq ha fatto sapere che, visto il preoccupante aumento delle minacce provenienti dal cyberspace e i ripetuti attacchi ai siti ufficiali (nelle ultime ore anche il sito del governo italiano, ndr) e commerciali, il gruppo ha deciso di investire massicciamente nel miglioramento dei sistemi di sicurezza.

 

Tuttavia gli investigatori sono preoccupati che dietro queste incursioni si possa nascondere l’intento di voler creare una via privilegiata per l’accesso alle infrastrutture del sistema nazionale, fra cui quelle del controllo del traffico aereo. Martedì scorso, un funzionario americano aveva dichiarato che le banche di Wall Street erano state avvertite dalle autorità che potrebbero essere oggetto di attacchi organizzati da Al-Qaeda.

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