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Un fondo d’investimento guidato da JPMorgan Chase sta cercando di acquistare una quota di minoranza che porterebbe il valore della società a 4,5 miliardi di dollari.
Il fondo da 1,2 miliardi – JPMorgan Digital Growth Fund – si mette in scia a Goldman Sachs, che ha raccolto 1,5 miliardi di dollari da investire in Facebook, dei quali 1 miliardo raccolto da investitori privati al di fuori degli Stati Uniti. Investimento che ha portato il valore del social network a 50 miliardi di dollari, alimentando i timori di una nuova bolla speculativa e spingendo la SEC – l’Autorità di Borsa americana – ad aprire un’indagine su eventuali conflitti di interesse che potrebbero insorgere nella compravendita di titoli di società non quotate, ma in rapida espansione come, appunto, Facebook e Twitter (leggi articolo).
Secondo il Wall Street Journal non è ancora chiaro se il fondo investirà direttamente in Twitter o acquisterà le quote degli attuali investitori col consenso della compagnia. Le trattative, spiegano le fonti citate dal quotidiano newyorkese, sono in corso e potrebbero non portare a un accordo. Nel frattempo, in un’operazione separata, JP Morgan avrebbe già acquistato un numero consistente di azioni Twitter sui mercati secondari.
Il sito di microblogging non è l’unico nel mirino del fondo, che starebbe pianificando di investire anche in altre società attive nel settore dei social media, come Zynga – la società che produce i giochi di Facebook – o il sito specializzato nell’offerta di buoni sconto e promozioni LivingSocial.
JP Morgan, spiega ancora il WSJ, pensa di investire in compagnie dotate di modelli di business solidi e ricavi stabili prima che queste lancino un’IPO.
Creato nel 2006 per permettere agli utenti di scambiarsi brevi messaggi da 140 caratteri, Twitter è balzato dal 22° al 2° posto nella classifica dei social network più usati stilata dalla società specializzata Compete.com, grazie anche all’interesse e alla pubblicità ricevuta da alcune celebrità americane come l’attore Ashton Kutcher – che ha sfidato la Cnn, scommettendo su chi avrebbe raggiunto per primo un milione di sostenitori – e la star dei talk-show Oprah Winfrey.
La popolarità di Twitter, anche se non è ancora ai livelli di Facebook (che conta quasi 600 milioni di utenti) è cresciuta esponenzialmente, soprattutto in questi ultimi mesi di tumulti politici in Africa e Medio oriente, nel corso dei quali il sito di microblogging è stato utilizzato dai manifestanti per coordinare le proprie azioni, dare testimonianza della situazione nel paese, mobilitare giornalisti e opinione pubblica.
Attualmente il sito conta circa 300 dipendenti e 175 milioni di utenti e due mesi fa ha raccolto fondi per oltre 200 milioni di dollari, per un valore di mercato indicativo di 3,7 miliardi di dollari e sta ora cercando di dimostrare la validità del suo business. Ad aprile dell’anno scorso, la società ha presentato un programma di advertising battezzato ‘promoted tweets’, brevi annunci pubblicitari inseriti a pagamento dalle aziende, cui hanno aderito grandi gruppi come Starbucks, Virgin America, Sony Pictures e i negozi Best Buy (leggi articolo)
Secondo un Rapporto eMarketer, Twitter ha generato lo scorso anno ricavi pubblicitari pari a 45 milioni di dollari e per quest’anno se ne attendono almeno il triplo, circa 150 milioni. Per fare un paragone, nel 2010, Google ha fatturato 30 miliardi di dollari in advertising e Facebook quasi 2 miliardi. Sui mercati secondari, come SharesPost, l’attuale valore della società si aggira intorno ai 4,3 miliardi. Quello di Facebook è di circa 52,3 miliardi di dollari.
Secondo i documenti depositati da JP Morgan, il fondo per lo sviluppo digitale – composto solo da investitori stranieri – ha raccolto finora 1,2 miliardi di dollari, un montante decisamente superiore ai 500 milioni attesi. L’investimento minimo è stato fissato a 250 mila dollari e JPMorgan attende di raccogliere commissioni per 13 milioni di dollari.