Libertà dei media: Europarlamentari preoccupati per Ungheria e Italia chiedono urgente Direttiva sul pluralismo

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L’Europarlamento sostiene che ‘Il pluralismo e la libertà dei media continuano a destare gravi preoccupazioni, in particolare per quanto concerne Italia, Bulgaria, Romania, Repubblica ceca ed Estonia’.

Unione Europea


Commissione europea

La contestata legge ungherese sui media necessita ulteriori modifiche per garantire l’indipendenza dei mezzi d’informazione ed evitare il controllo sui contenuti editoriali, secondo quanto sostiene una risoluzione, presentata da quattro gruppi politici e approvata stamani, che esprime preoccupazione per la situazione della libertà dei media in Italia e chiede una nuova direttiva sul pluralismo entro quest’anno.

Il Parlamento Ue chiede alle Autorità ungheresi di modificare la legge sui media secondo le richieste fatte da numerose organizzazioni europee e di non applicare quei provvedimenti che risultino in contrasto con la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e la Convenzione europea sui diritti umani, in una risoluzione approvata con 316 voti  favore, 264 contrari e 33 astensioni.

 

Un altro progetto di risoluzione, presentato dal gruppo del PPE, è stato ritirato prima dell’inizio della votazione. Il testo accoglieva con favore le modifiche già introdotte dal Parlamento ungherese, secondo le richieste formulate dalla Commissione europea, e criticava gli attacchi “ingiustificati” al governo ungherese, fatti in coincidenza con l’inizio del mandato di presidenza del Consiglio.

 

Pur apprezzando gli sforzi compiuti dalla Commissione per allineare la legislazione ungherese al diritto comunitario, i deputati ritengono non sufficienti i “tre punti” sollevati dall’Esecutivo europeo. In particolare, essi chiedono al governo di Budapest nuove modifiche per di ripristinare la piena indipendenza dei mezzi d’informazione e porre fine a qualsiasi interferenza, sottolineando che una regolamentazione eccessiva del settore dei media può essere “controproducente” e limitare il pluralismo.

 

L’Europarlamento sostiene che “il pluralismo e la libertà dei media nell’UE e nei suoi Stati membri continuano a destare gravi preoccupazioni (in particolare per quanto concerne Italia, Bulgaria, Romania, Repubblica ceca ed Estonia)” e cita la risoluzione approvata nel 2004 sui rischi di violazione della libertà d’informazione in Italia e l’interrogazione orale dell’ottobre del 2009, sempre sul caso italiano, discussa in plenaria.

 

Pertanto, l’Aula chiede alla Commissione europea di presentare entro l’anno, una proposta di direttiva sul pluralismo dei media nell’UE.

 

Lunedì scorso, il Parlamento ungherese ha approvato una serie di modifiche alla legislazione, secondo le richieste della Commissione. Tuttavia, l’OSCE e il Consiglio d’Europa hanno evidenziato che restano alcune questioni aperte riguardo, ad esempio, l’indipendenza finanziaria e politica del sevizio pubblico e la confidenzialità delle fonti giornalistiche.

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