Italia
Sono passati tre mesi dallo switch-off al digitale terrestre in Emilia-Romagna e la Task Force, coordinata dal Direttore Generale di Lepida Gianluca Mazzini, costituita per gestire la transizione e per coordinare il territorio, ha ottemperato ai suoi compiti: coordinamento con i Comuni (che peraltro non hanno competenze dirette sull’erogazione del servizio), verifica tecnica dei siti coinvolti nella transizione, censimento e monitoraggio degli impianti in zone montane.
Per Lepida, positivo in generale il risultato dal momento che i cittadini continuano a guardare la tv, ma restano ancora problemi aperti: il primo è quello della ricezione della Rai regionale e il secondo quello della situazione delle emittenti locali.
Il problema più serio sta nel peggioramento, dopo lo switch-off, della ricezione del TG Rai dell’Emilia-Romagna. La ricezione era già parziale prima dello switch-off, ma da fine novembre è nettamente peggiorata: di fatto meno dei due terzi della popolazione vede il TG dell’Emilia-Romagna, mentre a un terzo toccano quelli del Veneto o della Lombardia. Problema questo già ben noto alla Rai che aveva promesso di risolverlo puntando ad arrivare al 95% di copertura.
Tecnicamente, spiega Lepida, oggi la questione non riguarda più solamente il puntamento delle antenne e il filtraggio degli impianti centralizzati, ma anche il fatto che molti decoder sono in grado di ricevere solo il primo multiplex di canali Rai che decodificano, e purtroppo è quello trasmesso da Monte Venda che diffonde il TG del Veneto. Per di più, in alcune aree, le frequenze dedicate alla Rai in Emilia-Romagna sono anche state assegnate ad altre emittenti lombarde o venete: questa situazione crea interferenze che non consentono la ricezione dei canali Rai. Una situazione chiarita dal punto di vista tecnico, dunque.
Ora il problema è politico, come dimostra il recente intervento dello stesso Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, che ha scritto al Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani: “A due mesi dal passaggio al digitale terrestre, la mancata copertura del segnale si è aggravata, senza che da parte della Rai sia stata trovata alcuna soluzione. E questo nonostante le rassicurazioni fornite alla Regione dalla stessa Rai, ancor prima dello switch-off, secondo la quale la tecnologia digitale avrebbe finalmente risolto una situazione difficile che si trascina da troppo tempo”.
L’Assessore regionale alle Reti di Infrastrutture, Alfredo Peri, ha recentemente incontrato, insieme al Direttore Generale di Lepida e al Presidente del Corecom regionale, i dirigenti Rai e i giornalisti della redazione regionale. Al termine, l’Assessore ha ribadito: “I segnali che abbiamo ci dicono che la situazione non è migliorata, anzi. Ce lo dicono le amministrazioni locali, le telefonate e le mail dei cittadini: qui c’è un problema di diritto negato. La Regione pone la questione da molto tempo e ha chiesto tempestivamente di intervenire anche a questa presidenza e a questa direzione della Rai che, di fatto, hanno preso tempo. Ma il problema va risolto: motivo per cui chiediamo al Ministero, responsabile per l’assegnazione delle frequenze, e alla Rai di prendere le decisioni necessarie e non più rinviabili. E’ una pura strumentalizzazione politica – ha concluso Peri – indicare la Regione come responsabile di questa situazione che compete al governo e all’azienda”.