Didattica solo a distanza per gli studenti per le scuole di secondo grado. Questa è una delle nuove misure previste nel prossimo Dpcm annunciata questa mattina alla Camera dal premier.
Nel Dpcm si prevede “anche integralmente la didattica a distanza per le scuole di secondo grado, sperando sia una misura temporanea”, ha detto nelle comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Camera sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il presidente del Consiglio ha riferito alle ore 17.00 al Senato.
La differenza con l’ultimo Dpcm?
L’ultimo DPCM in vigore stabilisce che la didattica digitale deve essere per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività. Per le scuole dell’infanzia e le istituzioni scolastiche del primo ciclo l’attività didattica resta in presenza.
“Io e il Governo prenderemo atto dei rilievi provenienti da Camera e Senato per il prossimo Dpcm”, ha promesso il premier.
Il Dpcm, che dovrebbe essere pronto per domani, stabilirà 3 categorie diverse di Regioni a seconda della diversa situazione epidemiologica. A seconda delle gravità delle condizioni scatteranno limiti diversi. Spetterà al Ministro della Salute con ordinanza collocare le Regioni nelle 3 diverse categorie, ferma restando la possibilità per ogni Regione di stabilire limiti maggiori. Non è stato ancora trovato uno strumento preciso per assicurare un luogo permanente di dialogo tra maggioranza e opposizione, ma alcune astensioni incrociate su parti delle risoluzioni dei vari gruppi di maggioranza e di opposizione potranno dare già un primo segnale di necessaria distensione.