Francia
Le principali web company depositeranno domani un ricorso davanti al Consiglio di Stato francese per chiedere l’annullamento delle norme che li obbligano a conservare per un anno i dati personali degli utenti.
La procedura è stata avviata da più di 20 società, tra cui Google, Facebook, PriceMinister, Dailymotion ed eBay, e annunciata stamani a Parigi dall’Associazione dei servizi internet comunitari (Asic) che li rappresenta.
Al centro della disputa il decreto che riguarda l’archiviazione dei dati, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il mese scorso, che obbliga i siti di eCommerce, le piattaforme di video e musica online, i provider di servizi di posta elettronica a conservare nomi, indirizzi, pseudonimi, eMail, numeri di telefono, password.
Questi dati vanno preservati almeno per un anno e possono essere richiesti nell’ambito di indagini di polizia e di operazioni antifrode e del fisco o per controlli di dogana.
I ricorrenti lamentano inoltre la mancata consultazione della Commissione europea: “E’ una misura scioccante l’introduzione di un obbligo per la conservazione delle password degli utenti e la loro eventuale trasmissione alle autorità di polizia”.