Nelle ultime settimane con il Covid che sta paralizzando nuovamente il nostro Paese e il fatto che molti lo hanno sottovalutato non adottando in tempo azioni idonee ad affrontare un simile evento, sono stato sollecitato da vari interlocutori a produrre un documento su alcune azioni fattibili per contrastare il Covid.
È impossibile mettere in pratica il piano pensato a Marzo quindi ho deciso di delineare alcune azioni semplici attualmente fattibili. Tale lavoro si basa su una ricerca di strumenti già messi in piedi in altri paesi o utilizzati su altri fronti.
4 azioni per mitigare la seconda ondata da Covid-19
Insisto su alcuni punti:
Gestione diversa: Una pandemia non si può affrontare con i sistemi classici analogici pensati per affrontare un disastro naturale.
La natura dinamica, fluida, sconosciuta e che coinvolge l’intero paese richiede strumenti moderni, altamente tecnologici, fluidi e veloci.
Test a tappetto: Anche se molti dicono di no, secondo me era e rimane l’unica vera arma contro il virus. La conoscenza dettagliata del territorio, sapere chi è contagiato permette isolamenti singoli e non di tutto il paese. Trovo però impossibile fare test a tante persone mettendo in piedi nuove strutture tipo i drive in. Ritengo invece che le farmacie italiane sono e rimangono uno dei migliori presidi medici in Europa. Sono già pronte per essere usate.
DB multidato e aperto: Serve anche la conoscenza dettagliata del virus. Ancora vaghiamo nel buio. Troppe ricerche troppo piccole per capire come si muove veramente il virus nella massa. Ritengo che se vogliamo attaccare il virus dobbiamo sapere tutti su di lui, sapere come e chi attacca e chi si difende, dobbiamo usare tutta la forza di ricerca mondiale per capirlo, e non basta, serve l’aiuto dell’Intelligenza artificiale avanzata. Per questo è necessario raccogliere milioni di dati, compatibili tra di loro e diffonderli a livello planetario.
Influencer: nel frattempo è necessario trovare un modo positivo per convivere con il virus. Oltre all’economia non dobbiamo deprimere le persone. Stare attenti, seguire le regole non significa andare in clausura. Dobbiamo appoggiarci a chi sa fare ridere, a chi ha quella capacità di guidare la massa per trovare quelle formule che ci aiuti a vivere con un sorriso ma in sicurezza.